La Terra vista da lassù
da Armstrong ad Astrosamantha

«Non potrei essere più in pace con me stessa di quanto mi sento ora»: così racconta Samantha Cristoforetti, per tutti ormai «Astrosamantha» degli ultimi minuti prima del lancio che l’ha portata in orbita, prima donna italiana nello spazio.

Un sogno realizzato con fatica, coraggio e tenacia: lo ripercorre a ritroso nel suo «Diario di un’apprendista astronauta» (La Nave di Teseo). Torna indietro nel tempo fino alla sua infanzia tra le montagne del Trentino, quando era una ragazzina affascinata dal cielo stellato. E ripercorre i 199 giorni trascorsi sulla Stazione Spaziale: «Guardare la terra da lassù è uno spettacolo che ti rapisce». La strada dalle prime missioni nello spazio a oggi è stata lunga, e per farsi un’idea vale la pena di leggere «First Man. Il primo uomo» di James R. Hansen (Rizzoli), biografia autorizzata di Neil Armstrong, il primo a mettere piede sulla Luna nell’impresa storica che tutto il mondo ricorda, avvenuta domenica 20 luglio 1969. Il libro esce in concomitanza con il film omonimo con Ryan Gosling, al cinema dal 31 ottobre, e parla della missione da «dietro le quinte», con i dubbi, i rischi, le paure, i segreti: «Fu una questione di istanti – dice Armstrong del momento fatidico dell’allunaggio -. A ripensarci, la possibilità che qualcosa andasse storto esisteva». Oltre a questo, però, c’è anche il ritratto di un uomo, un eroe moderno, con i suoi talenti, le sue fragilità e le sofferenze, ben al di là del suo profilo pubblico. Ricorda infine «Laika, astronauta a quattro zampe» Jacopo Olivieri (Edizioni El), ripercorrendo gli albori dell’esplorazione dello spazio, con un linguaggio semplice adatto anche ai lettori più giovani.

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