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Venerdì 10 Febbraio 2023
Da Verdellino all’Oman: l’azienda chimica Madal avvia il suo nuovo centro di produzione
Uno stabilimento di circa 3mila metri quadri, dodici dipendenti e l’obiettivo di «generare valore»: sono le caratteristiche della filiale omanita di Madal, azienda bergamasca che dal 2004 si occupa di sviluppo di detergenti professionali a basso impatto ambientale
Per decollare, le idee hanno bisogno di tempo, competenza, ma soprattutto di passione. Ne è convinto Riccardo Arrigoni, CEO di Madal . L’industria chimica di Verdellino, leader nella produzione e nello sviluppo di detergenti professionali ad alto contenuto tecnologico e a basso impatto ambientale, nella primavera del 2022 ha visto nascere un nuovo centro di produzione in Oman, più precisamente a Muscat.
La filiale, unico impianto produttivo dell’azienda al di fuori dell’Italia, ha avviato negli ultimi tre mesi le sue prime produzioni, con cadenza all’inizio mensile, ora già bisettimanale. Lo stabilimento ha una dimensione di 3mila metri quadri, inclusa l’area logistica, e vede all’attivo dodici dipendenti.
«È stata ed è tuttora un’avventura» racconta il Dottor Arrigoni, che dalla sede di Verdellino si occupa di gestire il comparto tecnico della filiale omanita: dalla formulazione del prodotto alla ricerca delle materie prime fino alla documentazione. «Distribuiamo i nostri prodotti prevalentemente in Italia, nell’aerea balcanica, in Polonia, Svizzera, Nord Africa. Ci siamo rivolti con particolare attenzione all’Oman già alla fine del 2017, quando abbiamo iniziato a vendere nel paese i nostri prodotti. Abbiamo conosciuto una società che distribuiva prodotti chimici di un’altra società italiana, la Future Chemical Trading. Nell’inizio del 2018, abbiamo iniziato a lavorare insieme».
Una filosofia green
La mission della Future Chemical Trading, come spiega nei dettagli il CEO Massimo Abate, è quella di vendere prodotti chimici che abbiano delle caratteristiche particolari: un’impronta sull’ambiente bassa, l’adesione a un modello sostenibile, a un sistema che permetta di ridurre il più possibile l’impatto della plastica. Una filosofia che ben si è sposata con la filosofia di Madal. Fin dalla sua fondazione, infatti, l’azienda bergamasca si è dimostrata particolarmente sensibile alle problematiche ambientali, con lo sviluppo di un progetto, dal titolo «Life in Green», in grado di coniugare chimica ed ecologia nel rispetto della profittabilità aziendale.
«Da titolare di un’azienda che deve stare al passo con i tempi, oltre che da padre preoccupato di quello che sarà il futuro di mia figlia, mi piace l’idea di “fare le cose bene” – racconta Arrigoni – Utilizziamo flaconi e taniche in plastica riciclata in varie percentuali a seconda della disponibilità, una linea di detergenti “superconcentrati” per poter lavorare con minori quantità di prodotto e di conseguenza limitare i consumi; siamo certificati ISO14001 e abbiamo iniziato a proporre prodotti con il simbolo “Ecolabel”, marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea, nel 2015, quando ancora non si sapeva cosa fossero questo tipo di prodotti. Se cresci e vuoi crescere in modo sostenibile – e con sostenibile intendo finanziariamente, ecologicamente ed eticamente – non puoi prescindere da tutto questo».
Prima di investire le proprie forze e il proprio personale all’estero, l’azienda bergamasca si è rivolta a Simest, la società del Gruppo CDP che supporta la crescita delle imprese italiane in tutto il mondo. «Grazie al finanziamento di Simest, abbiamo potuto avviare degli studi di settore che sono stati importanti: abbiamo fatto un’analisi di quello che poteva essere il mercato potenziale. A fronte di risultati positivi, abbiamo cercato di riprodurre in Oman il format Madal, naturalmente con volumi e modi differenti».
Tra i suoi obiettivi, lo studio di settore ha avuto quello di mostrare all’azienda i vantaggi competitivi, ma anche la quantità e la qualità della concorrenza. «Il nostro punto di forza, come Madal, consiste nell’essere la prima azienda chimica in grado di formulare i prodotti in maniera autonoma – spiega Massimo Abate, CEO della filiale omanita – Esistono altri competitor che vendono prodotti chimici: sapone per le mani, sapone per la lavanderia… ma vendono prodotti con formulazioni basiche o predefinite. Noi siamo gli unici, al momento, nelle condizioni di poter formulare e anche customizzare il prodotto su richiesta del cliente, grazie al know-how del dipartimento ricerca e sviluppo di Madal.
Il gruppo che Massimo Abate rappresenta sul territorio omanita è un gruppo che alle spalle può vantare grande esperienza nel settore delle vendite e della detergenza professionale. «L’idea è quella di poter espandere gli interessi di Madal anche in settori come l’Oil and gas, per completare la gamma della divisione “professional” and “industry” dell’azienda, oltre ad ampliare ulteriormente la possibilità di entrare nel settore “retail”, con il brand che Madal ha creato che si chiama “Milano”. Un brand con alcune caratteristiche specifiche, come l’uso di un packaging innovativo, composto da plastica riciclata di seconda vita. L’obiettivo è anche quello di portare in Medio Oriente un po’ di italianità, di qualità e di attenzione per l’ambiente».
Generare valore
All’azienda che ambisce ad internazionalizzare il proprio business si richiede sempre di lavorare sull’interazione con la popolazione locale, sul rispetto delle abitudini e dell’ambiente in cui ci si muove. Sulla necessità, in parole semplici, di tessere relazioni, con il territorio e con chi lo abita. «La dimensione della nostra azienda, che conta oltre 30 risorse tra dipendenti e agenti, è sempre stata una dimensione familiare, accogliente – afferma Arrigoni – Ci leghiamo spesso alle persone, alle situazioni, tanto è vero che con i soci che abbiamo conosciuto in Oman abbiamo iniziato questo percorso perché c’era una vision comune ma soprattutto grande stima reciproca».
Alla domanda su come venga percepito, in Oman, l’arrivo di un’azienda straniera, Arrigoni risponde senza esitazioni. «Gli omaniti sono estremamente gentili, molto disponibili. La religione ibadita, corrente religiosa islamica prevalente, si fonda su un principio che può essere semplificato con la frase: “Nemici di nessuno, amici di tutti”».
Alle parole di Arrigoni, fanno eco quelle di Abate, che sottolinea come i prodotti firmati Madal vengano già distribuiti da tempo tra i più importanti clienti del settore professional in Oman e siano ben accettati dal mercato in virtù del loro altissimo livello di qualità. «Serviamo siti della corte reale, lavoriamo nel campo ospedaliero, nel campo del trattamento delle acque, ed anche clienti nel settore della difesa. Abbiamo deciso di fare un investimento così importante anche perché corrisponde alla “ Oman Vision 2040 ” del nuovo sultanato. Il nostro codice attività rientra in quei settori specifici che sono stati definiti come settori chiave per lo sviluppo del paese: per il nostro settore, ad esempio, non abbiamo bisogno di un socio locale. Nonostante il nostro sia un investimento 100% straniero, veniamo equiparati a un’azienda omanita. L’obiettivo della “Vision”, infatti, è proprio quello di attrarre industrie che siano in grado di generare valore sul paese».
Come rispondere alla richiesta della “Vision 2040”? L’azienda non ha dubbi. «Generiamo valore nel paese perché siamo in grado di fare quello che in Oman nessuno per ora sa fare: la formulazione del prodotto – conclude Massimo Abate – Siamo nelle condizioni di poter formare personale locale, omanita, a un livello diverso dai nostri competitor; abbiamo creato una filiera per quanto riguarda il packaging, che ha una ricaduta professionale importante. Abbiamo in mente un percorso CSR (Corporate Social Responsibility) con il quale intendiamo supportare enti di formazione professionale. E siamo solo all’inizio».
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