«24 h Museum»
oggi con Prada

Una nuova sfida e un nuovo modo di pensare, vedere e vivere un museo: «24 h Museum». Questo è il nuovo progetto realizzato per il 24 gennaio dall'artista italiano Francesco Vezzoli, diplomato alla Central St. Martin's School of Art di Londra, in collaborazione con lo studio AMO di Rem Koolhaas per Prada.

Una nuova sfida e un nuovo modo di pensare, vedere e vivere un museo: «24 h Museum». Questo è il nuovo progetto realizzato dall'artista italiano Francesco Vezzoli, diplomato alla Central St. Martin's School of Art di Londra, in collaborazione con lo studio AMO di Rem Koolhaas per Prada.

Lo storico Palais d'Iéna a Parigi, sede del Conseil Economique, Social et Environnemental, ospita il 24 gennaio, tassativamente per 24 ore, la nuova idea di Prada: il brand non è insolito a queste iniziative culturali, tanto che nel 1993 ha istituito il progetto PradaMilanoArte che si è poi trasformato nella Fondazione Prada. Il tempo, protagonista quasi assoluto di questo museo, è scandito in tre distinti spazi/momenti: storico, contemporaneo, dimenticato.

Con l'esposizione delle sue opere, Francesco Vezzoli ha voluto creare un «museo che non c'è», muovendo una critica verso la società consumistica (bizzarra idee visto che l'iniziativa è promossa proprio da un'azienda di moda che fa del consumismo il suo pane quotidiano) attraverso l'interpretazione di sculture classiche che alludono a dive contemporanee: Veruschka, Jeanne Moreau, Catherine Deneuve o Lauren Bacall. Il progetto si estende anche al social network Facebook, che attraverso un'applicazione (https://apps.facebook.com/hmuseumsb), permette di farsi ritrarre simbolicamente da Francesco Vezzoli. Basta inserire un proprio ritratto, scegliere tra sei cornici colorate, aggiungere un tocco dell'artista e il gioco è fatto. Sperando di non finire al Museo delle Cere...

Fulvia Galbusera

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