Così Gioanì di sèle
diventò Jean Dessel

Il nome Jean Dessel gliel’ha dato un mastro sellaio di Zanica con cui Orlando Italia, originario di Borgo Santa Caterina, collaborava: «Gioanì di sèle».

Così, approfittando dell’assonanza col nome in bergamasco e «lavorando» di creatività, ecco la nascita nel 1969 di un marchio legato alla lavorazione della pelle e del cuoio. Una vita movimentata quella di Orlando Italia, un bergamasco che ha vissuto e lavorato a lungo all’estero, senza però dimenticare le radici: dopo aver vissuto l’adolescenza a Parigi e Londra, inizia l’attività d’artigiano del cuoio a Montpellier per poi tornare a casa, a Bergamo.

È qui che apre il laboratorio, in via Colleoni in Città Alta, ed è da qui che inizia le collaborazioni più importanti con il mondo della moda: Uniform, Durango, l’intera collezione di cinture El Charro degli anni 80’, Diesel, Gas, Replay, Sisley.

Questo oltre al suo marchio, Jean Dessel, con punti vendita a Saint-Tropez, Brescia, Milano e Bergamo in via Sant’ Alessandro e a Oriocenter, proprio 16 anni fa. E se nel 2006 Orlando si ritira in pensione, in un casolare di montagna restaurato a B&B, a Branzi, lo scorso anno il figlio Filippo, 24 anni, decide di seguire le orme del padre e d’imparare l’antico mestiere del pellettiere. Obiettivo: riportare l’azienda agli antichi fasti, ripartendo con la collezione Dessel e il recupero della sapienza artigianale nella lavorazione della materia prima.

© RIPRODUZIONE RISERVATA