Hashish e coca, maxi giro di spaccio
Arrestato un giovane marocchino

Un anno fa era stato fermato con un chilo di cocaina a Zingonia, poi rimesso in libertà dopo un paio di mesi. Le indagini sono proseguite ed è stato ricostruito dai carabinieri un vertiginoso traffico di stupefacenti nella Bassa Bergamasca.

Era stato arrestato e portato in carcere dai carabinieri un marocchino di 34 anni regolare in Italia, T. O: i militari ora hanno accertato un volume d’affari criminale di diverse decine di migliaia di euro. Migliaia le dosi di cocaina e hashish smerciate nel corso del tempo.

Nell’estate del 2018 l’uomo era stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Treviglio con un chilo di cocaina suddiviso in 100 ovuli da 10 grammi ciascuno. La cattura all’epoca dell’uomo, pregiudicato, regolare in Italia e residente a Brignano Gera d’Adda in una casa di sua proprietà, era scaturita dopo un’operazione antidroga compiuta dai militari poprio a Zingonia e precisamente nei pressi dei palazzoni «Athena» di via Monaco. Dopo quell’importante arresto, gli investigatori hanno approfondito le indagini, ricostruendo così il giro d’affari dello straniero, stimato dagli inquirenti in diverse decine di migliaia di euro.

Di alcune decine anche il conteggio degli acquirenti di droga individuati e interrogati dai carabinieri. Cocaina e hashish le sostanze spacciate dal mariocchino a Treviglio, Brignano Gera d’Adda e i comuni limitrofi, tra cui anche Caravaggio e Verdello.

Il periodo di indagine ha riguardato sostanzialmente il biennio 2017 e 2018. Con cadenza pressoché settimanale, i clienti del magrebino lo contattavano e contrattavano così l’acquisto di droga: circa 40/50 euro a dose la cocaina e circa 10 euro l’hashish. Migliaia le dosi spacciate capillarmente dall’uomo nella pianura bergamasca, occupandone così una «fetta importante» nel mercato criminale purtroppo sempre più in crescita e rivolto in prevalenza a giovani e giovanissimi, ma anche a persone adulte apparentemente insospettabili.

Durante le indagini rinvenuti anche i quaderni e i block-notes dove l’uomo segnava la contabilità dei propri clienti, una sorta di schedatura nei confronti di chi si rivolgeva a lui in maniera fidelizzata e senza soluzione di continuità.

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