Fontanella per i terremotati
Restaurate le campane di Norcia
Restauro «Made in Bassa» per due delle quattro campane della concattedrale di Santa Maria Argentea di Norcia, insieme alla basilica di San Benedetto il principale luogo di culto della città umbra, quasi interamente crollata sotto i colpi delle forti scosse di terremoto che il 30 ottobre 2016 hanno colpito il Centro Italia.
Ad eseguire i lavori è stata la ditta Sabbadini di Fontanella, da tempo punto di riferimento per chi opera in questo settore. «Le campane che abbiamo restaurato – fanno sapere dalla Sabbadini– sono le due maggiori delle quattro della cattedrale crollata l’anno scorso. La più grande risale al 1800, opera della ditta Marinelli, mentre la meno grande, della ditta De Poli, è più recente, essendo stata realizzata nel secolo scorso e complessivamente il loro valore si aggira sui 70.000 euro. Fortunatamente il sisma non ha danneggiato più di tanto questi due strumenti. La più grande è stata tolta dal campanile pressoché integra dai vigili del fuoco mentre la più piccola è caduta sulla cella campanaria senza però riportare grossissimi danni». Il restauro è stato completamente finanziato dal gruppo siderurgico Arvedi di Cremona, guidato da Giovanni Arvedi, su proposta del Rotary Club di Crema che si è anche occupato di conferire l’incarico alla Sabbadini stessa.
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