Una pattuglia in più contro le rapine
I cittadini di Treviglio la donano alla polizia

Una colletta popolare vera e propria, con il contributo di imprenditori, commercianti ma anche singoli cittadini anonimi che hanno voluto dare una dimostrazione d’affetto al Commissariato di polizia di Treviglio. La consegna della vettura venerdì: si tratta di una Fiat 500 Abarth 595.

A donare la vettura il «Comitato Spontaneo di Treviglio» che ha consegnato le chiavi al dirigente Angelo Lino Murtas. L’idea, nata da Gianfranco Bonacina, ex presidente della Cassa Rurale di Treviglio, è stata portata avanti da Giovanni Enrico Bresciani che, tramite il «Comitato Spontaneo», e dopo aver raccolto i soldi per l’acquisto di due autoambulanze e l’equipaggiamento per gli operatori, ha avviato una nuova colletta.

L’acquisto alla Concessionaria Fiat Quadri di Caravaggio che ha venduto la macchina dando a sua volto un ulteriore contributo effettuando il maggior sconto possibile per giungere all’acquisto con la sola somma raccolta fino a quel momento.

«Si tratta di uno dei pochi casi in Italia di questo tipo di donazioni - spiegano dal Comitato -, il primo nella Provincia di Bergamo». L’autovettura verrà immatricolata tra le macchine della Polizia di Stato e già dal primo marzo – tenuto conto della potenza del motore - sarà in funzione ed utilizzata solo per attività operative e non burocratiche, rinforzando i servizi di pattugliamento «Antirapina», ma principalmente il servizio di «Antifurto nelle abitazioni», finalizzato a prevenire e reprimere i frequenti furti. «In particolare delle cosiddette “Bande dei ladri acrobati”, che arrampicandosi dai tubi dell’acqua e del gas, salgono ai piani superiori, entrando in casa per derubare i proprietari sorprendendoli nel sonno».

«Sono profondamente commosso per la dimostrazione di un così grande segno di affetto di tutta la cittadinanza, che ha contribuito non a parole, ma con entusiasmo e concrete offerte che, se anche singolarmente piccole, hanno permesso di giungere nel loro insieme alla somma sufficiente per l’acquisto dell’auto - ha sottolineato Murtas -. Così si mette in pratica uno dei motti della Polizia di Stato, quello della “Sicurezza Partecipata”, dove i cittadini sostengono le persone in divisa in quanto componenti della stessa comunità e impegnati per tutelare la comunità stessa».

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