Da lunedì tutta Italia (tranne la Valle d’Aosta) in zona gialla: «Va bene allentare le misure ma bisogna vaccinare i giovani»

Da lunedì potrebbe diventare realtà l’allungamento del coprifuoco alle 23 e potrebbero riaprire nei weekend i centri commerciali: i rischi nell’intervista a Marco Rizzi, direttore di Malattie infettive dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

Da lunedì 17 maggio praticamente tutta l’Italia (tranne la Valle d’Aosta) sarà in zona gialla: dopo i primi allentamenti delle restrizioni, da lunedì potrebbe diventare realtà l’allungamento del coprifuoco alle 23 e potrebbero riaprire nei weekend i centri commerciali. C’è da temere da queste ulteriori riaperture? Secondo Marco Rizzi, direttore di Malattie infettive dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo «con i numeri decisamente scesi dei contagi in Lombardia e nella Bergamasca e i ricoveri costantemente in calo non era più proponibile mantenere regole ferree. D’altra parte, già ora la gente in giro è aumentata: se si allargano le maglie, la gente si prende spazi. Ma sono in aumento notevole il numero delle persone con almeno una dose di vaccino. Quindi si può ragionevolmente essere ottimisti. Ci si deve concentrare su altro».

Ovvero? Qual è secondo lei il punto su cui si deve insistere?

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