Gli Usa riaprono ai vaccinati. In Regno Unito, misure allentate - Le info per partire

Chi rientra da Oltremanica da ottobre non dovrà più stare in isolamento. Attesa per le decisioni americane

Più facile, ma non facilissimo. Perché la normalità è lontana, anzi ancora impossibile se si parla di viaggi. E più che le Lonely Planet, in tempi di pandemia prima di partire è opportuno scartabellare i siti di ambasciate e ministeri per avere certezza delle regole ed evitare sorprese.

Alcuni riferimenti sono « Viaggiare sicuri », portale online curato dalla Farnesina, e « ReOpen Eu », piattaforma creata dall’Unione europea con tutte le norme dei Paesi membri. Da consultare attentamente prima d’intraprendere un viaggio, a maggior ragione se le regole cambiano ciclicamente.

Stati Uniti
Qui, più che di ufficialità si parla di ufficiosità: la Casa Bianca ha infatti annunciato che «dagli inizi di novembre» i viaggiatori europei potranno tornare a viaggiare verso gli Usa se «completamente vaccinati» (si considera tale chi ha chiuso il ciclo da almeno due settimane), a breve le norme saranno messe nero su bianco. Attenzione, tra l’altro, perché la Fda – l’equivalente a stelle e strisce dell’Ema – non ha approvato AstraZeneca e quindi è atteso anche un chiarimento. Anche per chi è completamente vaccinato dovrebbe comunque essere richiesto un tampone negativo effettuato nelle 72 ore precedenti alla partenza, ma niente quarantena.

Regno Unito
Dal 4 ottobre il Regno Unito lancerà un nuovo regime per gli ingressi nel Paese, più snello. In particolare, cadranno alcune restrizioni per chi dimostra di aver completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni: per chi è «full vaccinated», l’ingresso nel Regno Unito sarà consentito se nelle 48 ore precedenti l’arrivo si compila il famoso modulo «Passenger locator form» e si prenota (e paga, sottolinea il sito del governo di Boris Johnson) un «day 2 Covid-19 test», ovvero un apposito tampone (le informazioni dettagliate sulle modalità sono sul sito www.gov.uk ) da eseguire entro il secondo giorno dall’arrivo in Uk.

Quindi, cosa cambia? Che qualche procedura viene limata, nello specifico non sarà più necessario esibire un test negativo prima della partenza e non sarà necessario sottoporsi al «day 8 Covid-19 test», cioè l’ulteriore tampone da effettuare entro l’ottavo giorno di permanenza sul suolo di Sua Maestà. Da tre tamponi, si scende così a uno solo; e niente quarantena.

Chi invece non è «full vaccinated» dovrà eseguire il tampone pre-partenza, un test entro il secondo giorno dall’arrivo, un altro l’ottavo giorno; il tutto sottoponendosi a una quarantena di 10 giorni (che si riduce pagando dei test intermedi).

Al rientro in Italia, chi è completamente vaccinato non deve più sottoporsi a quarantena; fino al 25 ottobre (salvo modifiche a stretto giro perché la situazione è sempre in evoluzione), oltre a compilare il «Passenger locator form» prima della partenza, occorre presentare un test con esito negativo eseguito nelle 48 ore precedenti.

Spagna
Più semplice il discorso per i Paesi dell’Unione europea. Per entrare in Spagna c’è da compilare, a partire da 48 ore precedenti alla partenza del volo, un modulo tramite il sito «Spain Travel Health».

Col green pass si può entrare in Spagna se si ha concluso il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, oppure se si ha un tampone dall’esito negativo (eseguito nelle ultime 72 ore in caso di test molecolare o 48 ore in caso di test antigenico rapido), o se si è guariti recentemente dal Covid (si deve mostrare un certificato di guarigione valido dall’11° giorno dopo il primo tampone molecolare negativo e fino a 180 giorni dall’inizio della positività). I bambini di età inferiore ai 12 anni sono esentati (ma devono comunque compilare il modulo d’ingresso).

Germania
I maggiori di 12 anni dovranno dimostrare di aver completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, oppure di essere risultati negativi a un test (nelle 72 ore precedenti in caso di tampone molecolare, 48 ore per il test antigenico rapido), oppure di essere guariti recentemente dal Covid (è considerato guarito chi ha contratto l’infezione non meno di 28 giorni e non più di sei mesi prima).

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