Morto in moto ad Almè: «Alessandro era un ragazzo d’oro»

La tragedia. Alessandro Musitelli della Val Brembilla, aveva 39 anni e abitava a Valtesse.

Nel tragico incidente di sabato pomeriggio ad Almè, dove un auto e una moto si sono scontrate frontalmente e per il motociclista purtroppo non c’è stato nulla da fare: il trentanovenne Alessandro Musitelli ha perso la vita per i gravi traumi riportati, mentre il conducente dell’auto, un settantottenne di Torre Boldone, è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, non in gravi condizioni.

Alessandro Musitelli era originario di Val Brembilla, da qualche anno abitava da solo a Valtesse e da una decina d’anni lavorava alla gioielleria «Monilia» di Zogno. Lascia nel dolore il fratello Andrea (35 anni), il papà Patrizio e la mamma Nadia. «Era tornato da poco dalle ferie in Sicilia - hanno detto con estrema fatica e interrotti dal pianto il papà e il fratello sul luogo dell’incidente - e stava andando al lavoro: aveva ricominciato questa settimana. Era un ragazzo buono e bravo». «Tranquillo, calmo e dedito al lavoro», ha aggiunto lo zio Giacomo Musitelli.

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Un ragazzo d’oro, di quelli che ce ne sono pochi, legato alla famiglia e dedito al lavoro. Ricorda così Alessandro, la comunità di Brembilla. La notizia della sua scomparsa si è diffusa nel pomeriggio. Erano circa le 17, due ore dopo il tragico incidente che si è portato via Alessandro Musitelli. Cordoglio e costernazione tra gli abitanti di Brembilla.

«Non lo conoscevo molto- racconta Daminano Zambelli, sindaco di Val Brembilla - ma per quel poco che posso dire è che era un ragazzo «a posto», di quelli che conducono una vita tranquilla, regolare, impegnato nel lavoro di famiglia. Sono molto dispiaciuto per questa grave perdita, mi stringo alla famiglia e sono loro vicino umanamente per quello che posso fare».

Alessandro Musitelli era originario di Val Brembilla, da qualche anno abitava da solo a Valtesse e da una decina d’anni lavorava alla gioielleria «Monilia» di Zogno.

Del grande valore del giovane ne parlano anche gli amici di papà Patrizio: tutti condividevano la passione per la moto. «Era un giovane volenteroso come pochi al giorno d’oggi - ricorda Pierantonio Busi -. Aveva estro, aveva frequentato la Fantoni e poi aveva deciso di andare avanti con l’attività di famiglia. Da Brembilla avevano deciso, otto anni fa circa, di aprire una gioielleria anche a Zogno, a cui hanno dato nome Monilia. La mamma si era spostata con il suo negozio di abbigliamento e lo ha aperto vicino a quello del figlio, che era bravissimo e abile a gestire entrambi i negozi, tutti lo ricordano molto competente. Un ragazzo d’oro, che a 38 anni aveva un lavoro in proprio e ci metteva passione». Ancora da definire la data dei funerali, bisognerà attendere gli esami di prassi.

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