Addio a padre Vittorio Baggi, missionario per 45 anni in Brasile

IL LUTTO. Nato a Sorisole, è morto in ospedale a Caratinga: aveva 83 anni. Formatore dei Sacramentini, ma soprattutto in prima linea nelle favelas

È stato formatore dei seminaristi del suo istituto. Poi è stato missionario in Brasile per ben 45 anni ininterrotti. È morto giovedì, nell’ospedale di Caratinga, nello Stato del Minas Gerais, dove era ricoverato da alcune settimane, padre Vittorio Baggi. Aveva 83 anni.

Era nato il 9 maggio 1940 a Sorisole. Frequentando i Sacramentini di Ponteranica, sentì la vocazione religiosa, entrando nell’istituto a 12 anni di età. Lì frequentò le scuole, per poi passare in Teologia nel Seminario sacramentino di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), dove emise la prima professione religiosa il 29 settembre 1960. In quella diocesi fu ordinato sacerdote il 3 dicembre 1966. Nel 1967 venne inviato nel Seminario sacramentino di Casier (Treviso) come docente, direttore spirituale e promotore vocazionale. Dal 1970 al 1972 seguì corsi di Teologia e Pastorale a Roma, per tornare poi a Casier con gli stessi incarichi. Nel 1977 l’arrivo a Bruxelles per un corso missionario, proseguito l’anno successivo a Verona.

Nel febbraio del 1979 l’arrivo nelle missioni sacramentine in Brasile, nella diocesi di Caratinga, e poi incardinato nella Provincia sacramentina della nazione sudamericana. I suoi primi incarichi furono diversi: insegnante, direttore spirituale in Seminario e animatore vocazionale.

Nel 1980 divenne parroco di Nostra Signora del Rosario a Entre Folhas e contemporaneamente anche vicario parrocchiale della parrocchia cittadina-santuario del Cuore eucaristico di Gesù. Di quest’ultima parrocchia divenne poi parroco per un anno, dal 1986 al 1987, per poi passare missionario in varie arcidiocesi, fra cui San Paolo, Belo Horizonte e Fortaleza, per ritornare nel 2019 a Caratinga, nuovamente parroco della parrocchia-santuario del Cuore eucaristico. In ogni luogo si è preso cura dei tanti poveri delle favelas. Nel 2017 era stato calorosamente festeggiato a Sorisole per il 50° di ordinazione sacerdotale.

In una recente intervista sul Notiziario parrocchiale di Sorisole, aveva parlato della sua esperienza brasiliana: «Il Covid laggiù - scriveva - ha provocato oltre 700mila morti. È stata un’esperienza durissima. In questo momento storico la polarizzazione della vita politica brasiliana sta provocando gravi divisioni anche nelle comunità cristiane, per cui è molto difficile far capire che la fede deve orientare l’impegno politico. Sta calando la frequenza alle Messe. Forse è vicino quanto previsto dal teologo Joseph Ratzinger quando negli anni Sessanta disse che la Chiesa del futuro sarebbe stata costituita da piccole comunità».

«Padre Vittorio - ricorda commosso il fratello Mario - aveva un carattere allegro, di grande temperamento e spiritualità. Quando arrivava fra noi, portava gioia e sole. Raccontava sempre della sua missione in Brasile e dei tanti poveri delle favelas». Oggi due suoi nipoti partono per il Brasile. Le date dei funerali a Caratinga e la Messa in memoria nella chiesa dei Sacramentini a Ponteranica sono ancora da decidere.

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