Morto in montagna a 22 anni: «In ricordo di Nicola aiutiamo i bambini poveri di Serrinha»

Scanzorosciate. Amici e parenti del giovane morto nel 2021 raccontano la visita in Brasile. Con i fondi inviati ristrutturata una palestra

Sono trascorsi due anni dalla tragica scomparsa di Nicola Rebussi, ma il ricordo di amici e parenti è sempre più vivo. Il giovane 22enne di Scanzorosciate, molto conosciuto anche a Grumello del Monte, dove lavorava nel negozio di famiglia «Rebussi Calzature», è mancato il 24 marzo 2021 a causa di un incidente in montagna. Per Nicola sono state organizzate molte iniziative benefiche, sul Pizzo della Presolana è stata aperta una via di arrampicata chiamata «Impronte sopra le nuvole», così come sul Monte Misma è stata posizionata lo scorso anno una targa in suo ricordo.

A luglio verrà nuovamente organizzato il torneo di calcio «Faga Cùntra», che prende il nome proprio dall’espressione utilizzata da Nicola. Lo staff dell’organizzazione ha deciso di visitare la diocesi brasiliana di Serrinha, alla quale vengono devoluti anche quest’anno i fondi raccolti durante l’iniziativa, in compagnia del parroco di Negrone don Angelo Pezzoli e di don Ottorino Assolari, vescovo emerito di Serrinha in Brasile, profondi conoscitori della zona per aver vissuto e operato in missione per molti anni.

«Ci siamo resi conto che solo visitando personalmente questi luoghi avemmo dato pienamente senso alla nostra scelta - raccontano gli amici di Nicola -. A gennaio, dopo un breve soggiorno a Salvador di Bahia, ci siamo diretti a sud per raggiungere l’isola di Tinharé, per poi proseguire verso la destinazione principale del nostro viaggio: la città di Serrinha - raccontano gli amici di Nicola -. L’accoglienza è stata ovunque molto calorosa e sin da subito ci siamo sentiti come a casa. Il tempo non sembrava mai abbastanza, siamo entrati a contatto con la comunità locale, abbiamo partecipato ad un torneo di calcio e siamo stati ospiti di persone che ci aprivano le loro case come se fossimo membri della loro famiglia. Non sono mancate nemmeno le esperienze più forti come la visita ad alcune piccole comunità dove purtroppo la povertà e la miseria sociale fanno sì che gli abitanti di questi luoghi vivano vite parallele ai margini della società, senza nessuno sbocco per il futuro di bambini e giovani - proseguono i ragazzi di Scanzorosciate -. Sicuramente però l’evento più importante ed emozionante è stata la collocazione della targa in memoria di Nicola presso la scuola «Casa do Menor» all’interno della palestra ristrutturata con i fondi raccolti grazie al torneo dedicato a Nicola. Abbiamo visitato la scuola, giocato, cantato e condiviso un pranzo con gli insegnanti ed i ragazzi presenti. È stata una bellissima esperienza che ci ha segnato nel cuore, tanto che ancora adesso sentiamo la nostalgia di tutto quello che abbiamo vissuto - concludono amici e parenti di Nicola Rebussi -. Ricorderemo per sempre i sorrisi dei bambini che pur non avendo nulla godevano di qualcosa che a molti di noi manca: la semplicità. Abbiamo deciso di condividere questa storia perché siamo orgogliosi del nostro progetto e vogliamo portarlo avanti il più a lungo possibile in memoria di Nicola».

La famiglia, gli amici e tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere e frequentare il giovane di Scanzorosciate, ricorderanno Nicola Rebussi con una messa che verrà celebrata domani, 25 marzo, alle 18 nella chiesa parrocchiale di San Pantaleone a Scanzorosciate.

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