Rissa fra senzatetto nei parcheggi dell’aeroporto: 32enne in manette

ORIO. È successo nella notte tra martedì 6 e mercoledì 7 febbraio, tre coinvolti. La rissa a colpi di estintore si è conclusa con un ferito e un arresto.

Là dove la gente parte o arriva per affari o per turismo, si nasconde un mondo disperato che emerge solo per questioni di cronaca nera. Come nella notte tra martedì 6 febbraio e mercoledì 7, quando nei parcheggi dell’aeroporto di Orio è scoppiata una rissa tra senzatetto che orbitano attorno allo scalo bergamasco. Una rissa a colpi di estintore che s’è conclusa con un ferito e un arresto.

L’arresto

In manette è finito un 32enne di Gandino, che il 14 novembre 2021 è tornato in Italia dalla Spagna, dove per qualche tempo ha lavorato come cameriere. Da poco più di un anno è precipitato nella dipendenza da eroina. Non ha una fissa dimora e vive in aeroporto, dormendo nei parcheggi coperti con la sua fidanzata e campando con l’elemosina di qualche passeggero. L’arresto è scattato per lesioni aggravate e mercoledì è stato convalidato dal giudice, che ha scarcerato il giovane senza disporre misure cautelari.

La rissa

Alle 2,30, nei parcheggi, fra il 32enne e un altro senzatetto bergamasco, è esploso un litigio. «Voleva che andassi a Bergamo a comprargli la droga – ha raccontato in aula il 32enne –. Mi ha aggredito lui per primo, con un estintore che mi ha messo sulla faccia. Io mi sono difeso». La lite degenera in colluttazione, nelle mani del 32enne spunta un secondo estintore. I due finiscono poi a terra. Un terzo senzatetto, colpisce il secondo con un manganello telescopico che poi passa al 32enne. Alla fine il secondo finisce al Pronto soccorso con 20 giorni di prognosi. La polizia di frontiera, esaminando le immagini delle telecamere di sicurezza, risale ai tre che vengono denunciati per rissa. Per il 32enne scatta l’arresto per lesioni aggravate. L’accusa in aula ha chiesto per lui il divieto di dimora. Il difensore Federica Oldani ha eccepito sulla convalida dell’arresto per trascorsa flagranza e nessuna misura perché l’uomo avrebbe agito per legittima difesa. Processo per direttissima a maggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA