Ryanair, Orio quinto per redditività
Ma col Covid perde 5 milioni di passeggeri

Lo scalo è il solo italiano tra i primi dieci: agli irlandesi profitti per 83 milioni
Nei primi 8 mesi del 2020 solo 2,9 milioni di viaggiatori in totale tra tutte le compagnie.

Orio al Serio è al quinto posto come redditività tra gli aeroporti dove opera (o domina) Ryanair. In valore assoluto dà agli irlandesi volanti profitti per 83 milioni, frutto dei 591,78 di ricavi meno i 508,11 di costi. Dati elaborati da Anna.aero, portale specializzato sul traffico aereo, decisamente interessanti anche alla luce dei probabili tagli di personale e di basi annunciati più volte nelle scorse settimane dagli irlandesi volanti. Difficile che riguardino gli scali più redditizi e Orio, tra l’altro, è il solo italiano presente nella top ten europea.

La situazione resta comunque complessa per il mercato: Ryanair ha ipotizzato un taglio del 20% dei voli, soprattutto nei Paesi dove i dati del Covid-19 si fanno via via più preoccupanti.

Dal punto di vista finanziario la compagnia ha avviato un collocamento accelerato di azioni tra gli investitori istituzionali allo scopo di raccogliere 400 milioni di euro. Lo ha annunciato in una nota in cui spiega che le risorse assicureranno la «flessibilità finanziaria» necessaria a cogliere «le significative opportunità di crescita post-Covid», con l’obiettivo di sottrarre «quote di mercato» alle compagnie in difficoltà e a quelle che falliranno. Le risorse, inoltre, «rafforzeranno la robusta posizione finanziaria di Ryanair», sostenendone la posizione di liquidità.

Tra dati e incognite

Restano tutte le incognite sulla ripresa e i passeggeri persi nei mesi di lockdown e in quelli successivi. A Orio, secondo Assaeroporti, nei primi 7 mesi dell’anno sono transitati 2 milioni 418.207 passeggeri contro i 7.819.309 dello stesso periodo del 2019. Se ci aggiungiamo i circa 480 mila (dato non ufficiale) di agosto 2020 arriviamo a 2,9 milioni nei primi 8 mesi tra tutte le compagnie contro i 9,2 (reali) del 2019. Fanno 6,3 milioni in meno: calcolando che Ryanair ha l’80% del mercato, solo ad Orio ne ha quindi persi 5 milioni (e rotti) nel 2020 causa Covid-19.

Ma torniamo ai dati di Anna.aero. Orio al Serio è il primo scalo per traffico dell’Europa continentale e terzo nel network Ryanair dietro Londra Stansted e Dublino. Ed è proprio lo scalo irlandese a dimostrarsi il più redditizio per O’Leary e soci con ben 146 milioni di profitto e un margine del 17,5%, forte anche dei suoi quasi 15 milioni di posti offerti e un load factor del 96,3%. Ecco, l’indice di riempimento è un dato fondamentale in questa analisi: tutti i primi 10 scali registrano un livello superiore al 96%.

Orio è al 96,3% con 11 milioni e mezzo di posti a fronte dei quasi 12 offerti dagli irlandesi volanti, un profitto di 83,67 milioni per la compagnia e un margine del 14,1%. Il dato più sorprendente è quello della spagnola Alicante, terza con un indice del 96,5%, un profitto di 95 milioni pari ad un margine del 25% con soli 5,1 milioni di passeggeri trasportati.

Al secondo posto c’è Bruxelles Charleroi con 6,6 milioni di passeggeri, il 96,3% di load factor, 105 milioni di profitto con l’indice più elevato di tutti, il 27,6%. Al quarto posto un altro aeroporto spagnolo, Palma di Maiorca, 7,8 milioni di passeggeri, 88,4 milioni di profitto (14,8% di margine) e il più alto load factor, il 96,9%. Dietro Orio, Londra Stansted (21,8 milioni di passeggeri, ma basso margine, solo il 7,2%), Oporto, Malaga, Tenerife e Manchester. Al tirar delle somme ci sono ben 4 scali spagnoli nei primi 10 posti.

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