«Abboccaperta», la stagione del Teatro Caverna con i biglietti «sospesi»

BERGAMO. L’esordio il 1° ottobre con lo spettacolo Marat/Sade: le due rivoluzioni, di Nerval Teatro liberamente ispirato al Marat/Sade di Peter Weiss, regia Maurizio Lupinelli, con in scena un gruppo di attori diversamente abili.

Domenica 1 ottobre alle 17 al Cineteatro Colognola di Bergamo, inizia la prima parte della Stagione Teatrale Abboccaperta 2023-2024 organizzata da Teatro Caverna. Il primo spettacolo ad andare in scena è Marat/Sade: le due rivoluzioni, uno spettacolo di Nerval Teatro liberamente ispirato al Marat/Sade di Peter Weiss, regia di Maurizio Lupinelli, con in scena un gruppo di attori diversamente abili. L’iniziativa è inserita all’interno di Bergamo Brescia 2023 Capitale Italiana della Cultura. Al fine di sostenere l’evento Teatro Caverna ha ideato la campagna «biglietti sospesi» attraverso la quale vuole favorire la partecipazione tra il pubblico di persone diversamente abili e delle loro famiglie.

Lo spettacolo Marat/Sade: le due rivoluzioni

Lo spettacolo è l’esito di un laboratorio teatrale permanente organizzato dal Comune di Ravenna, coinvolgendo gli utenti di tre Cooperative Sociali cittadine: La Pieve, San Vitale e Selenia. Nell’arco di un percorso di incontri durato quattro anni, guidato da Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, è nata una vera e propria compagnia di attrici e attori diversamente abili, tutti in scena nello spettacolo.

Eccezionalmente nelle repliche a Bergamo del 1° ottobre e a Milano, il 3 ottobre al TeatroLaCucina - Olinda, saranno coinvolti nel lavoro alcuni dei partecipanti al laboratorio «Ascolto in movimento» organizzato da Teatro Caverna in collaborazione con I Pellicani ODV, Associazione Amici dei Traumatizzati Cranici e L’Impronta Cooperativa Sociale e i ragazzi dei laboratori liceali della provincia di Bergamo.

La drammaturgia di Eugenio Sideri rivisita l’opera di Peter Weiss

È all’interno del manicomio di Charenton, dove è rinchiuso durante l’epoca napoleonica, che il Marchese de Sade decide di allestire una rappresentazione teatrale sull’assassinio di Jean Paul Marat assieme ai pazienti detenuti: un gesto allo stesso tempo rivoluzionario e poetico. Lo spazio scenico diviene dunque uno spazio realmente democratico, dove una collettività si fa teatro, in un ribaltamento continuo tra potere e libertà, mettendo in cortocircuito il binomio malattia e reclusione, detenzione e libertà.

«Il biglietto sospeso»

Teatro Caverna desidera che la massima inclusione sia garantita anche tra il pubblico, accogliendo in particolar modo persone diversamente abili della città, ragazzini e bambini con disagi sociali e familiari, persone in difficoltà economica. Per questo la compagnia ha ideato una campagna denominata «i biglietti sospesi»: si chiede ad individui o realtà collettive generose di aderire all’iniziativa, acquistando un pacchetto di biglietti che verranno distribuiti agli utenti delle cooperative sociali, delle comunità o delle scuole. Il progetto memoria presente Lo spettacolo di Nerval Teatro fa parte del progetto Memoria presente, con cui Teatro Caverna prende parte alle iniziative di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura.

Il progetto si sviluppa attorno ad un concetto base: abitare i luoghi della cultura. Dunque, coinvolgere i residenti dei territori nella gestione e programmazione di attività culturali, invitando a coordinare le azioni di artisti affermati del panorama nazionale ed internazionale. Si tratta dunque di ospitare delle residenze artistiche rendendole punto di partenza per una partecipazione attiva dei cittadini nella costruzione di luoghi della cultura, dislocati particolarmente nelle periferie meridionali della città di Bergamo. In questo progetto, si colloca infatti la residenza del regista Maurizio Lupinelli nella prima metà di settembre, per incontrare alcuni attori diversamente abili bergamaschi con i quali Teatro Caverna lavora da alcuni anni.

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