Capitale della cultura, in sei mesi 5 milioni di visitatori tra Bergamo e Brescia

LA RASSEGNA. È questo il dato che, più di ogni altro, dà la misura del successo dell’iniziativa. Il bilancio è stato tracciato a Milano dai sindaci Giorgio Gori e Laura Castelletti. Leggi l’approfondimento di due pagine su L’Eco di Bergamo in edicola venerdì 21 luglio.

Nei primi sei mesi da Capitale italiana della cultura 2023, Bergamo e Brescia hanno accolto oltre 4,8 milioni di visitatori totali - considerando i pernottamenti e gli escursionisti - provenienti da altre città e regioni italiane, oltre che da Paesi esteri come Spagna, Germania, Francia, Regno Unito, Svizzera, Polonia in Europa, ma anche da destinazioni intercontinentali come India e Usa. Si tratta di un aumento del 48.8% rispetto allo stesso semestre del 2022. Le rilevazioni disponibili a oggi evidenziano inoltre un aumento dei pernottamenti nelle città pari al +50% rispetto allo stesso periodo nel 2022.

Sono questi i numeri che raccontano del successo della manifestazione al suo giro di boa, illustrati oggi, 20 luglio 2023, a Milano durante la conferenza stampa con tutti i principali protagonisti della grande kermesse che terminerà alla fine dell’anno. Un aumento di attrattività confermato anche dal monitoraggio degli Info Point di Bergamo e Brescia: nel primo semestre si sono registrati circa 82.000 accessi pari al +48,6% rispetto allo stesso periodo del 2019.

«Il numero dei visitatori a Bergamo e Brescia nel primo semestre ’23 - ha spiegato Giorgio Gori, sindaco di Bergamo - è la prova dello straordinario interesse che le due città hanno saputo destare, sia su scala nazionale sia nell’attrarre flussi turistici dall’estero. La Cultura, che in questi mesi ha ispirato oltre mille diversi eventi, è per le nostre città un fondamentale ed efficacissimo fattore di qualificazione e di attrattività. Gli accessi ai musei, così come le presenze registrate dai principali teatri, confermano il successo di un progetto pensato innanzitutto per le rispettive comunità territoriali – con l’obiettivo primario di ampliare la sfera dei consumi culturali diffusi – e che ha però consentito di “illuminare” – come mai era successo in precedenza – la bellezza di Bergamo e Brescia, la ricchezza del patrimonio e la straordinaria vivacità della produzione culturale, portando le due città all’attenzione nazionale ed europea».

«Le presenze dei visitatori nelle due città oltre ogni aspettativa sono confortanti e stimolanti per i mesi che ancora abbiamo davanti - ha aggiunto Laura Castelletti, sindaco di Brescia -. Ma i numeri da soli non possono raccontare la meravigliosa complessità di un progetto lungo tre anni e che ha coinvolto migliaia di persone. I primi sei mesi di BgBs2023 sono stati un successo anche, e soprattutto, per l’enorme partecipazione dei bresciani e dei bergamaschi che, prima, sono stati coinvolti attivamente nella progettazione, e poi si sono resi disponibili con grande generosità ad accogliere i visitatori nelle due città e ad attivarsi per la promozione degli eventi. Brescia e Bergamo hanno imparato a parlarsi, a costruire ponti, relazioni e a scambiarsi le migliori esperienze l’una dell’altra, processo che, ne sono certa, non terminerà nel 2024».

I dati dei musei

Gli altri numeri? Eccoli. Nel primo semestre 2023 l’attrattività dei grandi centri culturali delle due città è cresciuta del 74% rispetto allo stesso periodo del 2019, sono infatti oltre 470.000 i visitatori che hanno visitato l’Accademia Carrara, la GAMeC - Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, il Museo delle storie e il Museo di scienze Caffi a Bergamo e Museo Santa Giulia e il Parco archeologico, la Pinacoteca Tosio Martinengo, l’area del castello e il Museo di Scienze Naturali per quanto riguarda Brescia. La proposta dei teatri di Bergamo e Brescia, già ordinariamente con occupazioni vicine al sold-out, ha visto un incremento degli spettacoli che hanno arricchito la programmazione, con una risposta di pubblico positiva: sono stati più di 151.000 - rispetto ai 119.000 del 2019 - gli spettatori che hanno assistito agli spettacoli messi in scena dalla Fondazione Teatro Donizetti, il Centro Teatrale Bresciano e il Teatro Grande.

Gli appuntamenti in autunno

Dopo i tanti appuntamenti estivi, ecco alcuni degli eventi che animeranno l’autunno. La musica resterà protagonista con «Raffa in the Sky» in calendario al Teatro Donizetti (29 settembre all’8 ottobre 2023): una vera opera lirica che si ispira alla figura iconica di Raffaella Carrà. Il Teatro Grande di Brescia accoglierà invece l’esibizione della Youth Symphony Orchestra of Ukraine, l’ensemble di giovani ucraini dai 12 ai 22 anni guidata dalla direttrice d’eccezione Oksana Lyniv, per la prima volta in Italia. A settembre i più giovani e le famiglie saranno protagoniste dell’iniziativa diffusa «Che spettacolo il Festival», che sarà arricchito dal Pass Pass: il primo passaporto culturale per le nuove generazioni per «fidelizzare» il pubblico più giovane all’emozione della cultura. Gli appuntamenti della Capitale proseguiranno poi con le grandi esposizioni internazionali. Al Palazzo della Ragione di Bergamo sarà possibile visitare la mostra «Yayoi Kusama. Infinito presente» (dal 17 novembre 2023 al 14 gennaio 2024) dell’artista giapponese più popolare al mondo, che porterà nel cuore della città Fireflies on the Water, una delle sue Infinity Mirror Room più iconiche; Accademia Carrara ospiterà una mostra dedicata al melodramma, «Tutta in voi la luce mia» (dal 28 settembre 2023 al 14 gennaio 2024) che integrerà la parte espositiva con momenti musicali e letterari; le Gallerie d’Italia - Milano, museo di Intesa Sanpaolo, presenteranno invece la mostra «Moroni (1521 - 1580). Il ritratto del suo tempo» (dal 6 dicembre 2023 al 1° aprile 2024) dedicata al celebre pittore lombardo. Fondazione Brescia Musei, dopo «Il Pugile e la Vittoria» - l’installazione artistica site specific firmata da Juan Navarro Baldeweg che vede l’unione di due bronzi di età ellenistica e romana per la prima volta insieme -, ospiterà «Lorenzo Lotto per la Pinacoteca Tosio Martinengo» (dal 28 novembre 2023-7 aprile 2024): un itinerario sviluppato nelle sale della collezione grazie a quattro straordinari prestiti che si aggiungono temporaneamente al capolavoro del maestro veneziano per un percorso dedicato a uno degli artisti più affascinanti del Cinquecento italiano. L’ente proporrà a novembre, inoltre, «Finché non saremo libere», progetto espositivo per il Museo di Santa Giulia nella seconda edizione di “Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani” del Festival della Pace, che mette al centro le opere d’arte contemporanea di due artiste iraniane, Farideh Lashai e Sonia Balassanian, che non hanno mai esposto in Italia.

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