Ciclabile mangiata dal Serio. «Si intervenga al più presto»

ALBINO. A ogni piena il fiume erode parte della sponda non rinforzata. Il sindaco: «I lavori erano iniziati, fermi per imprevisti. E i fondi finiti».

Il problema è ormai sotto gli occhi di tutti, e ogni volta che le piogge di intensificano, divenga più evidente. Ad Albino il fiume Serio si sta mangiando sempre più la pista ciclopedonale della Valle Seriana, riprendendosi aree che sino a qualche decennio fa erano aree golenali. Il tratto nei pressi della stazione di testa della Teb è ormai scomparso da tempo e ogni volta che il corso del fiume si intensifica a causa delle forti piogge, una nuova parte di terra viene erosa dal fiume. «Ogni volta perdiamo una decina di metri di ciclabile - conferma il sindaco di Albino Fabio Terzi -. Il fiume sta scavando sempre di più ed erodendo la sponda destra: dato che questa non è più rinforzata, la corrente ha buon gioco a consumare terreno».

Il progetto e i lavori bloccati

Da tempo si attende un intervento di consolidamento risolutore. «Doveva intervenire Utr attraverso Ersaf - prosegue Terzi -. Quest’ultimo aveva elaborato un progetto strutturato in tre interventi: uno nei pressi della stazione, uno nella zona dell’uscita Cene Sud e uno nell’isola a metà tra questi due». L’avvio dei lavori a Cene Sud, nel corso della scorsa estate, ha rivelato tuttavia degli imprevisti che hanno bloccato i lavori. «Sono stati rinvenuti dei rifiuti, per cui i lavori sono stati sospesi ed è stato predisposto un piano di caratterizzazione e bonifica dell’area. Il quadro economico previsto per i tre interventi è andato completamente consumato nella bonifica».

Necessarie altre risorse

È stato così necessario ricercare altre risorse. «Pare che siano state trovate, è stata fatta la conferenza dei servizi, ma non sappiamo ancora quando inizieranno i lavori. Se non si interviene celermente, ogni volta il fiume si porta via una parte di sponda». Il Comune sta continuando a sollecitare la necessità dell’intervento. «Ogni volta che c’è un’erosione, puntualmente l’Ufficio tecnico comunale compila la scheda Rasda, che viene inviata alla Regione per segnalare i danni - prosegue Terzi -. Abbiamo sollecitato, già settimane fa, tramite una lettera la ripresa dei lavori, ma non abbiamo avuto risposta».

Un altro problema su cui il Comune sta attendendo riscontri è rappresentato dai grandi alberi presenti sulla sponda. «Questo è un intervento che può svolgere il Comune, ma ci serve comunque l’autorizzazione di Utr. Capita spesso che gli alberi cadano e vengano travolti dal fiume in piena. Si tratta di un rischio, visti i numerosi ponti presenti poco dopo. Abbiamo già chiesto di poterli tagliare ma non abbiamo ancora ricevuto risposta». Al momento sul percorso rimangono le transenne, spostate ogni volta di diversi metri. «Si tratta di un tracciato provvisorio, che corre su un’area privata - conclude Terzi -. Bisognerà formalizzare anche questo passaggio».

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