Debiti non saldati con il Fisco, rush finale per la rottamazione

FISCO. Scadenza a fine mese. Il pagamento in un’unica soluzione o in 18 rate in 5 anni. Nelle domande anche pendenze già comprese in precedenti provvedimenti.

C’è tempo fino al 30 giugno per saldare i conti con il Fisco e inviare la domanda di adesione alla «Rottamazione quater», la definizione agevolata per «i debiti affidati in riscossione dall’1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022, senza sanzioni, interessi di mora e aggio, nemmeno per multe stradali o altre sanzioni amministrative». Una proroga (inizialmente la scadenza era aprile) con cui l’Agenzia delle Entrate offre la possibilità di definire anche le pendenze comprese nelle rottamazioni precedenti.

Le domande vanno inoltrate esclusivamente on line sul sito di Agenzia delle Entrate Riscossione (www.agenziaentrateriscossione.gov.it) e l’importo da versare è quello dovuto a titolo di capitale e di rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. Con la proroga dei termini slitta anche al 30 settembre il termine entro cui la stessa Agenzia trasmetterà (ai soggetti che hanno presentato domanda di adesione) la comunicazione delle somme dovute per perfezionare la definizione agevolata. Modalità della domanda: è sufficiente entrare nell’area pubblica del sito dell’Agenzia Riscossione (senza necessità di Pin o password) o nell’area riservata (per chi ha Spid, Cie, Cns e, per gli intermediari fiscali, Entratel). Il contribuente può presentare la dichiarazione di adesione con un clic sull’elenco dei debiti «definibili», quindi cartelle, avvisi o carichi da inserire nella domanda senza la necessità di indicare i dati identificativi degli atti. E, in caso di dubbi, sempre sul sito dell’Agenzia è disponibile il servizio per chiedere il prospetto informativo, che contiene l’elenco dei carichi pendenti per la «rottamazione» e la simulazione dell’importo da pagare con le riduzioni della definizione agevolata.

Unica soluzione o rate

Le cartelle possono essere versate in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate in cinque anni. Con la rateizzazione, le prime due rate devono avere un importo pari al 10% del totale dovuto e le restanti rate dovranno essere saldate entro il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno, dal 2024 al 2028. La scadenza per il pagamento della prima o unica rata slitta dal 31 luglio al 31 ottobre 2023.

Rientrano nella «rottamazione» i debiti di cartelle non ancora notificate, interessati da provvedimenti di rateizzazione o sospensione o già oggetto di una precedente «rottamazione», anche se decaduta per il mancato versamento di una delle rate del piano. Non rientrano invece nella «rottamazione» tutti i carichi prima dell’1 gennaio 2000 e dopo il 30 gennaio 2022 e altre voci, tra cui multe e sanzioni pecuniarie a seguito di sentenze penali di condanna, le somme affidate dagli enti di fiscalità locale per la riscossione con avvisi di pagamento (Gia), i carichi affidati dalle casse/enti previdenziali di diritto privato che non hanno provveduto entro il 31 gennaio 2023 a ricomprendere le pendenze nella definizione agevolata. È prorogato poi al 30 settembre il termine della domanda di adesione per i soggetti che all’1 maggio avevano residenza o sede legale in Emilia Romagna, Marche e Toscana (regioni alluvionate).

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