Ex mercato ortofrutticolo: «Entro fine anno pronta la sala della biblioteca»

BERGAMO. Si avvia a conclusione l’intervento di riqualificazione del padiglione, mancano solo i pavimenti. L’assessore Brembilla: «Uno spazio polivalente per la Tiraboschi e l’intero quartiere».

I nuovi infissi che fanno dell’ex mercato ortofrutticolo uno spazio chiuso, di cui la cittadinanza potrà godere, si possono già vedere passando da via San Giorgio. Dopo più di un confronto con la Sovrintendenza e qualche piccola modifica in corsa, il progetto per la trasformazione degli spazi progettati nei primi del Novecento dall’architetto Ernesto Pirovano in una sala di lettura della dirimpettaia biblioteca Tiraboschi sta volgendo al termine.

Il padiglione sarà una sala polivalente

«Mancano solo i pavimenti, poi si dovranno fare i collaudi, operazione che richiede tempi tecnici, ma entro la fine dell’anno il cantiere dovrebbe chiudersi» annuncia l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bergamo Marco Brembilla. «È un’opera a cui tengo molto – continua l’assessore –, anche perché riusciamo a recuperare questo spazio proprio nell’anno del 50esimo del trasferimento del mercato ortofrutticolo dalla sede di via San Giorgio a quella di via Borgo Palazzo alla Celadina. Questo padiglione è diventato una bella sala lettura per la biblioteca, per gli studenti universitari, ma anche una sala polivalente dove fare incontri e dibattiti, presentare libri. Non mancherà poi la dimensione di quartiere».

Un’opera da 1,3 milioni di euro

La parte più complessa dei lavori, che ha riguardato il consolidamento della struttura e il restauro di spazi abbandonati per anni, si è ormai conclusa. La Giunta era pronta a finanziare l’opera con risorse proprie, ma a cantiere in corso è arrivato il finanziamento dal fondo cultura di Regione Lombardia (1 milione di euro sul milione e 300 mila previsti). Particolare attenzione si è posta sulla tutela architettonica del bene (scegliendo ad esempio vetrate non troppo sfacciate), non meno sull’aspetto del consolidamento strutturale: il padiglione che ha ormai più di cento anni è a tutti gli effetti antisismico. Abbattute anche le barriere architettoniche: gli spazi si articoleranno attraverso un foyer e una sala lettura, prevista anche una sala riunioni e il blocco di servizi igienici. Nel piano interrato, ci sarà un deposito.

Quel che resta da fare

Il Comune ha lavorato parallelamente sulla palazzina Liberty che si trova al centro dei due padiglioni dalla forma semi-ellittica, nuova sede di Isrec Bergamo (Istituto bergamasco per la storia della resistenza e dell’età contemporanea): «I lavori all’interno sono ormai conclusi, mancano solo le facciate che dobbiamo ancora fare» fa il punto Brembilla. Ultimo tassello il secondo padiglione, ancora in stato di abbandono: «La sua riqualificazione è uno degli obiettivi che deve porsi la prossima amministrazione» conclude l’assessore.

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