Il volto del Lotto esposto a Orio: «Per noi un grande orgoglio» - Video

AEROPORTO. Scoperta dal questore Stanislao Schimera e dal presidente Giovanni Sanga la teca con il busto 3D ricostruito dalla polizia scientifica.

Da stamattina (mercoledì 19 luglio) la ricostruzione tridimensionale del volto di Lorenzo Lotto realizzata dalla direzione centrale anticrimine della polizia scientifica è esposta all’aeroporto di Orio al Serio: attorno a mezzogiorno è stata scoperta la teca contenente il volto dell’artista che mezzo millennio fa lavorò a Bergamo e Trescore Balneario.

Alla cerimonia sono intervenuti il questore Stanislao Schimera, il presidente di Sacbo Giovanni Sanga e il direttore della polizia scientifica di Roma, Luigi Rinella. Presenti le autorità del territorio e i comandanti delle forze dell’ordine. «Oggi è un giorno che segna la storia del nostro aeroporto – ha evidenziato Sanga – ed è merito del questore che ci ha proposto di collocare qui il volto di Lorenzo Lotto». La teca è stata collocata di fronte al gate 10, nell’area delle partenze Schengen, e ci resterà per un mese.

Dopodiché verrà spostata poco distante, a Oriocenter (era presente anche il direttore Ruggero Pizzagalli) per poi essere trasportata nella sua collocazione definitiva, a Trescore, in vista dei festeggiamenti, l’anno prossimo, per il mezzo millennio dell’Oratorio Suardi, dove si trova l’autoritratto utilizzato dalla scientifica per ricostruire il volto in due e tre dimensioni.

Il volto del Lotto esposto a Orio, l'intervista al questore Stanislao Schimera. Video di Fabio Conti

«Oggi qui in aeroporto transita una media di cinquantamila passeggeri – ha aggiunto il presidente Sanga –, in crescita per il periodo estivo. È dunque un vero crocevia di relazioni umane che si muovono: un’umanità che ora potrà apprezzare questa straordinaria opera d’arte, che rappresenta un unicum e un patrimonio nazionale, e che noi esponiamo qui con grande orgoglio, anche in occasione dei 120 anni di fondazione della polizia scientifica».

Soddisfatto anche il questore Schimera, «mente» del progetto: «Sarebbe stato un peccato tenere il busto in una scatola – ha detto –, così abbiamo pensato che questo sarebbe stato il luogo ideale, anche in occasione di Bergamo Brescia Capitale della cultura, per avere un concreto connubio tra arte e cultura». «Questa opera è un raro esempio in cui come polizia scientifica abbiamo avuto a che fare con cose belle – ha aggiunto il dirigente Rinella –: solitamente ci occupiamo di fatti più brutti, come indagini per delitti, per cercare persone scomparse o latitanti. Ma da 120 anni la polizia scientifica ha contatti con l’arte e la scienza. Con progetti come questo miglioriamo le capacità di performance per le nostre attività istituzionali».

Rinella ha spiegato che la tecnica utilizzata per ricostruire il vero volto di Lorenzo Lotto è stata la stessa usata per le più classiche indagini scientifiche degli specialisti della polizia di Stato: «La tecnica è stata identica – ha spiegato il dirigente – e abbiamo utilizzato software per l’invecchiamento, per eliminare i cosiddetti “rumori” che infastidivano l’affresco originale e abbiamo anche usato l’intelligenza artificiale». Per la scientifica è stata dunque una sfida, forse più piacevole rispetto a quelle con cui i poliziotti hanno a che fare quotidianamente nelle indagini di polizia giudiziaria, il cui risultato ora più che mai potrà essere visto dalle centinaia di migliaia di passeggeri dello scalo di Orio al Serio.

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