La Dalmine-Treviolo fa un salto in avanti: appalto a fine anno

VIABILITÀ. Dalla Giunta il sì al progetto di fattibilità tecnico-economica per la bretella Collegherà la città alla statale 470 all’altezza dello svincolo di Albegno.

La Gronda Nord a una svolta: la Giunta di Dalmine ha infatti dato il via libera al progetto di fattibilità tecnico-economica della bretella di collegamento in prossimità dello svincolo con la provinciale 470 in territorio di Dalmine al confine con quello di Treviolo.

È la cosiddetta Gronda Nord, ovvero la variante e la prosecuzione della strada provinciale 152 che unirà con un tratto stradale lungo circa 700 metri lo svincolo di Albegno (sulla statale 470), situato al confine tra i due Comuni, a viale Rimembranza e via Buttaro nei territorio di Dalmine. Un tratto relativamente breve, ma opera attesa da tempo come fondamentale per risolvere uno degli snodi della viabilità a sud di Bergamo.

Per la realizzazione dell’infrastruttura Regione Lombardia aveva stanziato già nel 2020 quattro milioni di euro, fondi che rientrano nei complessivi sei milioni e 350mila euro arrivati a Dalmine dalla Regione per l’esecuzione di interventi vari. L’aggiornamento dei prezzari ha però portato il costo della strada a 4,3 milioni di euro.

Che cosa è la Gronda Nord

La storia recente della Gronda Nord ha una svolta nel 2021 quando i Comuni di Dalmine e Treviolo, unitamente alla Provincia, avevano sottoscritto un accordo di programma per la realizzazione dell’opera. Accordo che si basava a sua volta su un Protocollo d’intesa approvato in Provincia nel 2004 e sottoscritto dai tre soggetti coinvolti. Dopo la conclusione positiva della Conferenza dei servizi a inizio marzo e l’esclusione di assoggettabilità alla procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale), adesso è arrivato l’ok alla fattibilità del progetto presentato dallo studio «Milano Serravalle Engineering».

I prossimi passi del progetto

I prossimi passi prevedono l’approvazione del progetto esecutivo – a maggio – e l’aggiudicazione dei lavori entro fine 2024, per aprire il cantiere con il nuovo anno. In accordo con il Comune di Dalmine, che è l’ente capofila, i progettisti hanno diviso l’opera in quattro tratti di intervento. Verrà realizzato prima un «Ramo 1», ovvero lo svincolo e la strada di collegamento in direzione est-ovest, partendo dalla statale 470. Una prima rotonda posta a metà strada servirà a collegare questo primo segmento al «Ramo 2», una strada con asse nord-sud che arriverà fino all’incrocio tra viale Rimembranza e via Buttaro. Qui sarà costruita la seconda rotonda, il punto di arrivo della Gronda Nord. La viabilità in progetto verrà definitivamente acquisita da parte della Provincia di Bergamo: nel frattempo, Dalmine e Treviolo rimarranno proprietari ognuno del tratto di strada ricadente nel proprio territorio comunale.

A che cosa servirà lo svincolo

La nuova infrastruttura garantirà a Dalmine un ulteriore innesto alla statale 470 della Valle Brembana grazie al collegamento con viale Rimembranza e via Buttaro. Questo, si sottolinea nella relazione di progetto, «consentirà il miglioramento della percorribilità della rete stradale attraverso la realizzazione di un nuovo innesto della maglia locale su una direttrice di collegamento veloce». Già in diverse occasioni l’amministrazione di Dalmine, guidata dal sindaco Francesco Bramani, ha sottolineato l’importanza della bretella, che consentirà di diminuire il traffico comunale. «C’è una carenza infrastrutturale importante nella parte nord di Dalmine, che non si collega bene con la rete infrastrutturale di rango superiore, ovvero la Statale 470 – spiega l’assessore alla Viabilità, Dario Carnevali –. Quindi, se il traffico non va sulla ex Statale 525, che ha già i suoi problemi, va tutto su via Stella Alpina, sovraccaricandola». La Gronda Nord dovrebbe appunto ovviare a questa criticità, anche se rimane la contrarietà delle opposizioni di Dalmine. E c’è anche il rischio, già paventato nel 2021, che il traffico rimanga sulla provinciale 152, attraversando l’abitato di Treviolo. Un problema che potrebbe essere parzialmente aggirato se, a fine lavori, si procederà al declassamento della provinciale a strada comunale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA