Medicina estetica, la tossina botulinica «combatte» le rughe

La tossina botulinica ha rivoluzionato il mondo della medicina e chirurgia estetica degli ultimi anni, al punto che oggi è il trattamento di medicina estetica più richiesto non solo dalle donne ma anche dagli uomini.

Ma come agisce? Qual è l’effetto che ne deriva? Lo abbiamo chiesto al dottor Riccardo Gazzola, chirurgo plastico e medico estetico di Smart Clinic all’interno di Oriocenter.

Dottor Gazzola, ma che cosa fa esattamente questa sostanza?

«È una sostanza in grado di bloccare in maniera selettiva e precisa una proteina che consente la trasmissione neuromuscolare. In pratica dopo che la tossina è entrata in azione, il nervo spara “a salve” e quindi i muscoli non si contraggono. Si tratta di un meccanismo reversibile: nell’arco di 3-4 mesi il nostro corpo è in grado di ripristinare la proteina coinvolta e la trasmissione neuromuscolare ritorna come prima».

Come viene utilizzata la tossina botulinica in medicina estetica?

«Si può utilizzare per bloccare in modo super-selettivi alcuni muscoli del volto che provocano le cosiddette “rughe di espressione”. Quindi ad esempio le rughe glabellari, sopraccigliari. In alcuni casi è possibile andare a trattare anche la fronte e le rughe perioculari laterali, dette “zampe di gallina”. Spesso il timore di chi si sottopone a questo trattamento la prima volta è che il risultato sia un volto “finto” o eccessivamente “tirato” o inespressivo. Niente di più lontano: il trattamento viene personalizzato in base alle peculiarità e aspettative della persona. Ad esempio si può trattare la fronte bloccando solo parzialmente e selettivamente la porzione di muscolo coinvolta nella generazione delle rughe, in modo da conservare l’espressività. Così come si può rendere lo sguardo più luminoso e aperto andando a indebolire i muscoli corrugatori senza tuttavia rendere “finta” l’espressività. Il risultato è molto naturale. Molte persone dicono che l’effetto ricorda quello di una lunga vacanza: un volto più riposato e disteso. Certo per ottenere questo tipo di risultati è necessario che lo specialista medico abbia esperienza e sensibilità e utilizzi prodotti di alta qualità».

Parlando di rughe, in cosa differisce dall’acido ialuronico con cui a volte viene confuso?

«Rispetto alla tossina botulinica, l’acido ialuronico agisce con un effetto riempitivo, mentre la tossina botulinica agisce all’origine della ruga ovvero bloccando la contrazione muscolare. L’acido ialuronico si rivela utile per altri tipi di rughe, ad esempio per le rughe nasogeniene e per il “codice a barre” sopra la bocca. L’acido ialuronico inoltre si può utilizzare per volumizzare (ad esempio per ridefinire le labbra o gli zigomi)».

Ci sono altri impieghi in medicina estetica?

«Solo per citarne alcuni si utilizza per ottenere il “foxy eye”, ovvero un lifting naturale del sopracciglio con miglioramento dell’apertura palpebrale; per contrastare il “gummy smile” (sorriso gengivale) andando a bloccare i muscoli responsabili dell’esposizione delle gengive; per il cosiddetto “Nefertiti”, ovvero il trattamento che rende più slanciato il collo e la linea mandibolare. La tossina botulinica è anche efficace per il trattamento della pelle sebacea (microbotox), anche in caso di acne, laddove altri tipi di trattamenti non siano percorribili o non siano efficaci. In ogni caso, l’effetto è sempre reversibile, a seconda del tipo di prodotto e quantità, e regredisce in circa 4–6 mesi».

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