Roma-Atalanta 1-1, match analysis. Un pareggio «diverso» dal solito, con una bella novità: stavolta niente errori

scheda. L’analisi di Gianluca Besana

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I l match che ha chiuso il girone d’andata di Serie A ha visto opposte Roma e Atalanta. In palio c’era la possibilità per i nerazzurri di agganciare il Bologna in quinta posizione, mentre per i giallorossi quello di sorpassare in classifica proprio la squadra di Gasperini. Dopo oltre cento minuti di gara è stato però il pareggio a fare capolino, con l’Atalanta che è riuscita a tenere dietro di sé i giallorossi ed ha chiuso il girone d’andata a quota 30 punti. La sfida dell’Olimpico è stata intensa (102 duelli) e “maschia”. Nonostante le due squadre abbiano commesso lo stesso numero di falli (14 ciascuna), i nerazzurri hanno rimediato 6 cartellini gialli contro 1 solo dei giallorossi. L’arbitro Aureliano è stato protagonista di un arbitraggio in cui non ha avuto lo stesso metro di giudizio per tutta la durata del tempo di gioco, così che a fine gara entrambe le squadre si sono sentite danneggiate.

Atalanta e Roma erano giunte alla sfida dell’Olimpico con i numeri che abbiamo riportato in grafica qua sopra. Statistiche che come potete notare erano simili, anche se prodotte da stili di gioco differenti. Potremmo definire meno prudente quello praticato dall’Atalanta, che per sbloccare le partite a volte rischia qualcosa di troppo con gli sganciamenti dei braccetti, che producono pericolosi uno contro uno sulla mediana; o per via delle marcature “dedicate” ed a volte “esasperate” nella fase di contropressione, che producono altre situazioni di equilibrio precario. Al contrario, lo stile di gioco di Mourinho è più prudente, meno portato a sganciare i braccetti difensivi, e per questo ha sin qui prodotto meno xG, meno tiri, meno incursioni nella trequarti, e meno penetrazioni nell’area di porta avversaria, rispetto all’Atalanta.