Telefono Amico cerca volontari: «Richieste di aiuto in aumento»

I DATI. Quattromila chiamate nel 2023: 35 operatori, ne servono altri 20. La presidente: disagio in crescita, sempre più ragazzi si rivolgono a noi.

Troppe richieste alle quali non si riesce a dedicare neanche un momento di ascolto, né una parola di conforto. Crescono le chiamate al Telefono Amico, molto più velocemente rispetto al passato e sono più numerose di quelle a cui gli operatori riescono a rispondere. Per questo il Centro di Bergamo sta cercando nuovi volontari. Nel 2023 gli operatori che rispondono dalla nostra città al numero unico nazionale 02/23.272.327 hanno ricevuto 4mila richieste di aiuto; nell’anno precedente le risposte alle chiamate sono state 110mila in tutta Italia, a fronte di altre 150mila richieste alle quali nessuno è stato in grado di rispondere. A Bergamo i volontari attivi sono 35, ma ne servirebbero almeno un’altra ventina.

Incontro il 9 gennaio

La campagna di reclutamento è aperta e martedì 9 gennaio (alle 20,30) è in programma un incontro alla Social Domus in cui sarà presentato il corso di formazione rivolto ai nuovi volontari, che prenderà il via il 16 gennaio con incontri settimanali, sempre il martedì alle 20,30. Il programma durerà sei mesi, con un periodo di affiancamento in primavera agli operatori già attivi. «È un percorso impegnativo e selettivo – ammette Lilian Gazzaniga, presidente del Telefono Amico di Bergamo –. Le richieste sono tante e le tematiche anche molto delicate; non ci possiamo permettere di mettere in contatto persone non predisposte all’ascolto con chi ci chiede aiuto». Capita, a volte, che alcuni aspiranti si perdano per strada. «Succede anche con i volontari più giovani, soprattutto per motivi di lavoro – prosegue Gazzaniga –. Loro, però, sono quelli che riescono ad avvicinarsi meglio alle persone che hanno bisogno del nostro aiuto, perché più empatici e meno propensi a giudicare chi sta dall’altra parte del telefono». L’iscrizione è aperta a tutti i maggiorenni, con un limite d’età a 65 anni. «Non siamo troppo rigorosi sull’età – spiega la presidente –, la selezione avviene durante il corso in modo naturale». L’impegno richiesto è di 9 ore mensili, oltre alla partecipazione a due incontri serali, «un momento di confronto e di condivisione, anche per sapere come affrontare le situazioni più complesse».

Ascolto e solidarietà

Compito di Telefono Amico è quello di offrire un ascolto, una parola di vicinanza e di solidarietà. «Riceviamo sempre più telefonate da persone giovani – racconta Gazzaniga –, che preferiscono avvicinarsi a noi anche attraverso il servizio di Whatsapp». I problemi più ricorrenti sono legati alla solitudine e al disagio psicologico: «Ci chiamano ragazzi con ansia, in preda ad attacchi di panico, tante persone anziane che hanno bisogno di compagnia e che vogliono semplicemente parlare un po’ con noi – conclude la presidente di Telefono Amico –. Abbiamo notato, negli ultimi tempi, un crescendo di ragazzi e di persone con problemi lavorativi, familiari e relazionali. E aumenta anche il numero delle donne che si sentono messe nell’angolo. Spesso è frustrante sapere che ci sono telefonate alle quali non riusciamo a rispondere; tante persone ci scrivono in chat per dire che non riescono a prendere la linea e questo ci dispiace».

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