«Trentatre» festeggia dieci anni di informazione e salute su Bergamo Tv

IL COMPLEANNO. L’appuntamento con la medicina e il benessere condotto da Max Pavan taglia un prezioso traguardo.

L’informazione è salute? Forse avere questa convinzione sarebbe esagerato: per certo, avere accesso a strumenti che consentano ai cittadini di essere più consapevoli rispetto al proprio benessere è un obiettivo da perseguire. È stata proprio l’idea di fornire ai telespettatori un accesso diretto a chi quotidianamente lavora nel settore sanitario a dare il via nell’aprile 2014 a «Trentatre», il programma settimanale di BergamoTv che taglia il traguardo del decimo anno.

Nato da un’idea di Alberto Ceresoli (direttore dell’Eco di Bergamo e della testata giornalistica di BergamoTv) e di Sergio Villa, all’epoca direttore di rete, e condotto da Max Pavan, l’appuntamento con la medicina, la salute e il benessere si basa su un formato molto semplice, ma giudicato da un crescente numero di utenti prezioso: mettere a disposizione la consulenza di uno specialista pronto a rispondere a domande relative a patologie, disturbi, farmaci.

Attraverso il numero verde 800.110.445 e l’indirizzo di posta elettronica [email protected], sono decine le persone che si rivolgono agli ospiti in studio per avere indicazioni e suggerimenti autorevoli per la soluzione di piccoli e grandi problemi di salute. Non si tratta di formulare diagnosi in televisione: regolarmente il conduttore e gli specialisti che intervengono ribadiscono questo concetto. Piuttosto, si vuole offrire a chi sta a casa l’opportunità di un confronto con un professionista della salute. E qui emerge un altro dei motivi del consenso che il programma è andato acquisendo negli anni: in tempi nei quali accedere a un ambulatorio può risultare difficile, la possibilità di essere almeno ascoltato da un medico è un’occasione tutt’altro che scontata. Lo si è visto nei giorni più drammatici dell’esordio della pandemia: da marzo a maggio del 2020, la trasmissione aveva raddoppiato gli appuntamenti settimanali, collegandosi da remoto con i medici impegnati per ore in ospedali, cliniche, ambulatori, che riuscivano a fornire le prime indicazioni (per quanto le conoscenze fossero ancora molto scarne), su come gestire l’onda che ci stava travolgendo. Anche oggi molte delle telefonate e delle email che arrivano in diretta sono espressione del bisogno che le persone hanno di essere ascoltate, e di vedere riconosciuto il proprio diritto a essere accolte.

Lo spazio, che dall’inizio del 2024 ha guadagnato mezz’ora nel palinsesto della rete cittadina (la diretta va in onda il martedì dalle 21.00 alle 22.30, in replica il sabato alle 17.00) , vede alternarsi negli studi di viale Papa Giovanni specialisti di varie branche della medicina, che operano in strutture pubbliche e private del territorio bergamasco e lombardo: da quando, con il passaggio al sistema digitale, l’emittente orobica è diventata regionale, sono sempre più numerosi gli interventi di chi segue il programma da tutte le province.

Un appuntamento che viene apprezzato – a detta di chi lo segue – per l’autorevolezza degli ospiti, per la chiarezza nell’esposizione e nei consigli che vengono offerti: un’alternativa importante alla tentazione, sempre più diffusa, di rivolgersi a motori di ricerca nel tentativo di fare chiarezza sui propri problemi di salute. Nell’abbondanza vertiginosa di informazioni in cui siamo immersi, che non risparmia un ambito delicato come quello del benessere psicofisico della popolazione, avere una guida che possa non convincere, ma orientare le decisioni delle persone è sempre più importante: l’intento è quello di fornire strumenti che consentano a chi guarda di compiere scelte libere, ma consapevoli e informate.

Negli anni si è dedicato uno spazio crescente all’importanza della ricerca scientifica: anche in questo caso, senza dare spazio a proclami su scoperte di cure rivoluzionarie e definitive, gli specialisti aggiornano chi segue la trasmissione sui passi che la scienza sta consentendo di compiere nella direzione della gestione – se non della guarigione - di patologie che un tempo non beneficiavano di grandi opportunità di trattamento.

Un’operazione di educazione alla salute che non può nascondere i problemi che il sistema sanitario vive: le liste d’attesa, la difficoltà nell’accedere a prestazioni di vario livello emergono frequentemente negli interventi dei telespettatori. Gli specialisti anche in questi casi suggeriscono le strade che, compatibilmente con le criticità del momento, consentono di accelerare i tempi per ottenere diagnosi e cure. Al contempo, non manca da parte degli ospiti il costante richiamo all’importanza della prevenzione – primaria (attraverso gli stili di vita e le scelte che ognuno di noi può compiere), e secondaria (attraverso accertamenti, da richiedere solo quando è davvero necessario).Un vademecum settimanale che non vuole – né potrebbe – risolvere problemi, ma che punta a rendere l’informazione uno strumento di salute.

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