Addio presidente, si è spento Alessandro Ghisleni: ha fatto la storia della Virescit

Calcio. Domenica 5 marzo è scomparso a 85 anni lo storico numero uno della società di Boccaleone. Alla guida del club dal ’77 al ’93 portò i viola dai dilettanti allo spareggio per la B nell’88. Martedì 7 i funerali a Boccaleone.

Il presidente della Virescit Alessandro Ghisleni con il giocatore Daniele Fortunato (omonimo dell’ex atalantino) in una foto del 1986.Alla guida del club Ghisleni è stato il principale artefice della favola calcistica dei viola di Boccaleone.
(Foto di Magni)

Boccaleone ha perso l’artefice del suo sogno calcistico, il presidente che amava i suoi calciatori come figli, innamorato perso della Virescit, la sua creatura, il suo «prodigio». Alessandro Ghisleni, classe 1937, se n’è andato domenica 5 marzo, a 85 anni, dopo aver scritto gran parte della trama del romanzo della Virescit, portata dal calcio provinciale allo spareggio per salire in Serie B. Lascia la moglie Carla e i figli Massimo e Roberta.

Concessionario dell’Olympia, la macchina per scrivere prodotta dalla AEG, nella storica sede di via Torretta, Ghisleni era diventato presidente dell’Unione sportiva Oratorio Boccaleone al posto di Pietro Mangili all’inizio della stagione ‘77-‘78, cambiando la denominazione in Centro giovanile Virescit Boccaleone e ottenendo due promozioni consecutive dalla Prima categoria alla Serie D, che la Virescit vinse nell’80-81, conquistando così l’accesso tra i professionisti.

Alla guida del club, il presidente Ghisleni vive un memorabile derby cittadino con l’Atalanta nella Coppa Italia di Serie C il 26 agosto 1981 davanti a 25mila spettatori. Un gol di Lino Mutti regalò la sfida ai nerazzurri ma i viola di Boccaleone continuarono a sognare e a stupire nel corso degli anni ’80. Dopo la vittoria della Coppa Italia di Serie C, nell’85-86, la Virescit di Ghisleni sfiorò una clamorosa impresa, arrivando a un passo dalla Serie B persa nello storico spareggio con la Reggina di Scala nell’88.

Tra i tanti giocatori lanciati e rilanciati da Alessandro Ghisleni ci sono Foscarini, Bonacina, Roccatagliata, Simone, Benaglia, Simonini che ha ricordato gli abbracci «impagabili» del presidente e del fratello Domenico. Quando Ghisleni lasciò la presidenza del club, nel ’93, la favola viola di Boccaleone si concluse, anche se i fratelli rimasero nei quadri societari della nuova Alzano Virescit, nata dalla fusione delle due società.

I funerali di Alessandro Ghisleni si terranno martedì 7 marzo, alle 15, nella parrocchiale di Boccaleone.