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Giovedì 09 Febbraio 2023
Arbitro aggredito a Palosco. Il Giudice: multa, penalizzazione e squalifiche
Calcio giovanile. Il direttore di gara aggredito domenica scorsa da un genitore durante il match fra l’Or. Palosco e l’Aurora Seriate nel campionato Allievi. Le sanzioni: 890 euro di ammenda e un punto di penalizzazione alla società di casa, e un dirigente squalificato per parte. L’Or. Palosco: «Subito condannato il gesto, ma non è giusto pagare per un atto sconsiderato isolato e imprevedibile»
Il grave atto verificatosi domenica a Palosco, quando al termine di una gara di calcio giovanile (Or. Palosco-Aurora Seriate, categoria Allievi Under 17) l’arbitro è stato colpito da una persona del pubblico introdottasi improvvisamente all’interno del recinto di gara, ha avuto inevitabili conseguenze nel comunicato emesso ieri dal Giudice sportivo. «Dagli atti ufficiali di gara – recita il provvedimento – è emerso che, al termine dell’incontro, l’arbitro … veniva raggiunto e aggredito da un “tifoso” con tre pugni al volto, al capo e un calcio alla gamba sinistra, provocando dolore e con conseguenze fisiche. A quel punto, intervenivano i presenti … riuscendo a bloccare il “tifoso”…».
Viene poi specificato che il direttore di gara successivamente si è rivolto al Pronto soccorso dell’ospedale di Seriate e ha quindi sporto denuncia-querela contro ignoti: dalle dichiarazioni raccolte dai presenti, risulta che l’aggressore fosse il padre di un calciatore del club locale. Club che è stato ora riconosciuto responsabile dell’accaduto sulla scorta del principio che «le società rispondono dell’operato e del comportamento dei propri sostenitori» e che «l’episodio violento non si sarebbe verificato se la società ospitante avesse rispettato e fatto rispettare le norme in materia di ordine e sicurezza».
Pesanti i provvedimenti presi dunque a carico dell’Or. Palosco: 800 euro di ammenda più altre 90 euro, 1 punto di penalizzazione in classifica. Un mese di squalifica inoltre ai dirigenti accompagnatori di entrambe le società, cui viene imputato di non essere «intervenuti tempestivamente nel prevenire e neutralizzare l’aggressione in danno dell’arbitro». «Ribadiamo la nostra ferma condanna per l’episodio – commenta il dirigente biancazzurro Fabio Gibellini – da cui abbiamo subito preso le distanze. In questi giorni ci siamo rivolti anche alle famiglie di tutti i nostri tesserati, garantendo il pieno impegno della dirigenza affinché sui campi prevalgano sempre quei valori sani dello sport che da sempre fanno da riferimento per la nostra attività». Aggiunge però Gibellini: «Quello che è successo è un fatto isolato e imprevedibile: ci chiediamo quanto sia giusto che alla fine chi paghi sia una società del tutto incolpevole, che non ha la possibilità di prevenire o impedire atti sconsiderati».
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