Atalanta, senza segnare non si vince

Il punto di Arturo. I nerazzurri, rimasti a digiuno di gol, si sono dovuti accontentare del pareggio nonostante un’evidente supremazia, soprattutto nella ripresa.

Consoliamoci all’idea che il punto conquistato serva a muovere la classifica e che al Gewiss Stadium abbiamo rivisto una formazione concentrata e motivata. È il caso di ribadire che il digiuno di gol, complice anche un paio di interventi del portiere Silvestri, il migliore in campo, non è un problema della singola partita, ma ormai è diventato un fattore quasi strutturale. Si tratta di una questione fondamentale che il Gasp non può prescidere dall’affrontare. Certo, non dobbiamo nemmeno dimenticare che sabato a frapporsi alla rete, c’è stato non solo demerito dei giocatori ma anche una buona dose di sfortuna. Un credito con la sorte che speriamo di recuperare molto presto.

Sarebbero stati tre punti importanti in vista Champions, tanto più che il calendario sulla carta sembra impietoso: i nerazzurri affronteranno sabato 11 marzo in trasferta la capolista Napoli che non solo è la squadra che gioca meglio in Italia e forse in Europa, ma è pure con il coltello fra i denti dopo l’inaspettata sconfitta interna con la Lazio.

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