Gasperini: «Il Toro di Juric è un osso duro, felice di rivedere Duvan»

LA GARA. Torino-Atalanta è un po’ anche Juric contro Gasperini, allievo contro maestro. Ma prima di pensare alla sfida nella sfida con uno dei suoi primi collaboratori, Gasp ha in mente il suo bomber, Scamacca, che sarà costretto a restare ai box fino al prossimo anno.

Lunedì 4 dicembre l’appuntamento è a Torino, alle 20.4 5. «Purtroppo è il rischio che si corre quando si giocano parecchie partite soprattutto in Europa, magari anche con climi più freddi, di sera - ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Ci è andata bene per diverse settimane, adesso anche se sono piccole cose, questo ti impedisce di avere dei giocatori in campionato».

Ora si pensa alla Serie A

In Europa League un cammino da sogno, la testa adesso è tutta alla Serie A: «Abbiamo perso un po’ di punti nelle ultime settimane, lasciato qualche giocatore sul campo, cosa che non avveniva prima, ma ora l’unico obiettivo delle prossime settimane è il campionato quindi tutte le energie saranno sul campionato: sono soddisfatto della continuità delle prestazioni ma chiaramente abbiamo bisogno di tornare a vincere e di riuscire a fare punti».

Nei secondi tempi i nerazzurri hanno raccolto gli stessi punti dell’Inter, 27: «Facciamo stancare gli avversari, è una tattica - ride Gasperini -. La verità è che a volte è questione di caratteristiche e periodi, ogni gara ha la sua storia. Il fatto di fare bene nei secondi tempi testimonia che abbiamo una buona condizione».

«Juric è un osso duro»

Poi il pensiero su Juric: «E’ un osso duro, oltre che un amico rappresenta una bella parte della mia storia da allenatore. Lui ha interpretato da giocatore quello che in campo avrei sempre voluto da tanti. È un trascinatore, non sopportava di vedere la palla nei piedi dell’avversario e l’attaccava ovunque con coraggio. Gli voglio bene. Se abbiamo mai litigato? Forse uno dei primi giorni in cui eravamo a Crotone: lui voleva andar via e non stare a Crotone in Serie C, era un giocatore migliore di quella categoria. Io facevo di tutto perché rimanesse. In un derby di Coppa Italia non voleva giocare e io non l’ho fatto giocare, poi l’abbiamo vinto e il giorno dopo rientrò in formazione. È una bella storia quella tra me e Juric, abbiamo vinto il campionato a Crotone, poi siamo andati a Genova insieme e abbiamo vinto pure lì, abbiamo fatto tanti anni da giocatore e poi da collaboratore. Ha sempre rappresentato e incarnato lo spirito in campo del giocatore che gioca per la squadra».

Tanti i tecnici lanciati da Gasperini: «Ivan è stato il primo, anche per età ha smesso e iniziato subito ad allenare. Poi ci sono i vari Palladino, Gilardino, Bocchetti, Thiago Motta, tutta gente che ha giocato insieme nel Genoa nella stessa squadra. Una squadra bella tosta, anche per mentalità, erano già allenatori in campo, lo stanno dimostrando anche adesso».

«Contento di rivedere Duvan»

Infine, Gasperini ha parlato di due giocatori granata, Zapata - che conosce benissimo per averlo allenato - e Buongiorno, per il quale questa estate sembrava potesse esserci un trasferimento a Bergamo: «Sono contento di rivedere Duvan: ha rappresentato gran parte di questa storia recente dell’Atalanta. Oltre che un giocatore che è stato fondamentale per noi, è sempre stata una persona di grande spessore, trainante, un esempio per tutto lo spogliatoio. Mi farà piacere riabbracciarlo. Per quanto riguarda il secondo giustamente c’è stata una trattativa. Buongiorno è sicuramente forte, ci sarebbe piaciuto prenderlo e si vede per quel che sta facendo nel Toro e in nazionale. Ha fatto la sua scelta ed è del tutto giustificabile. Ce lo troviamo contro e cercheremo di fare il massimo».

«Buongiorno è forte, lo volevamo»

Gasperini ha parlato anche di Alessandro Buongiorno, il difensore granata vicino all’Atalanta durante il calciomercato estivo: «Buongiorno ci sarebbe piaciuto prenderlo, è forte e si vede anche da quello che sta facendo in Nazionale, ma ha fatto la sua scelta ed è del tutto giustificabile».

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