Gasperini: «Scudetto? Puntiamo alla Coppa Italia»

L’intervista. Il mister nerazzurro ai microfoni di «Radio Anch’io lo sport» su RadioRai: «Bergamo il mio giardino incantato. Anche il vivaio dell’Atalanta è in calo».

«A Bergamo ho trovato il mio giardino incantato, questo è il mio settimo anno qui, è una cosa inusuale nel nostro campionato rimanere nella stessa società per così tanto tempo: ho trovato l’ambiente ideale per lavorare e soprattutto mi sono tolto tante soddisfazioni»: così il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, in una lunga intervista ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 nella mattinata di lunedì 17 ottobre. Sul ritorno in campo di Toloi e Zapata, Gasperini è fiducioso: «Credo che già da domani (martedì 18 ottobre) Zapata inizierà ad allenarsi con la squadra e potrebbe essere a disposizione per la prossima partita. Per Toloi ci vuole una settimana in più, ma stiamo cominciando a svuotare l’infermeria».

La squadra e i giovani

Sul diverso atteggiamento in campo della sua Atalanta, Gasperini è chiaro: «Qualcuno dice che abbiamo cambiato pelle e modo di giocare, ma devo dire che è cambiata anche molto la squadra: tanti giocatori sono andati via, altri come Zapata, Palomino, Toloi, Djimsiti e Zappacosta non li abbiamo avuti quasi mai a disposizione, è evidente che ci sia stato un cambiamento nella squadra importante, ma i risultati hanno aiutato i nuovi inserimenti, soprattutto i giovani, a trovare fiducia. Spero che nel tempo questa squadra possa crescere anche sul piano del gioco, come negli anni precedenti. Non sarà semplice fare più risultati di così, però l’inserimento di questi giovani lascia sperare che questa squadra possa avere sempre più consistenza e continuità».

Il traguardo Coppa Italia

In assenza degli impegni europei, Gasperini spiega che quest’anno «la Coppa Italia è il traguardo più raggiungibile per una società come l’Atalanta, che non può porsi come obiettivo quello di vincere il campionato. In più le coppe europee, per le squadre italiane, sono ancora più difficili, soprattutto quelle più importanti come Champions ed Europa League. L’anno scorso c’è stata la vittoria della Roma, ma in Europa siamo in difficoltà. In Coppa Italia siamo arrivati due volte in finale, non siamo riusciti a vincere, ma il traguardo più possibile».

La rivelazione Lookman

Su Ademola Lookman, rivelazione di questo inizio di campionato, Gasperini se lo coccola: «Nonostante sia giovane, è un ragazzo evoluto: è cresciuto a Lipsia, ha fatto esperienza in Inghilterra e quando è arrivato da noi è subito entrato nei nostri meccanismi e per noi in questo momento è un punto di forza». Sui suoi allievi ora allenatori, Gasperini aggiunge che «fanno parte della stessa squadra, il Genoa, che mi ha lanciato in Serie A anche per merito anche di questi ragazzi, che ora sono allenatori. Gli esordi di Palladino e Bocchetti lasciano sperare molto bene, ieri il Verona, al di là del risultato, ha dato subito un cambiamento importante alla squadra, come ha fatto Palladino col Monza».

Un campionato anomalo

Sul momento che teme di più in campionato, il tecnico dell’Atalanta spiega che questa è «una stagione anomala, con questa interruzione lunga a novembre. La sensazione è che tutti quanti stiano interpretando queste ultime 5 partite come un finale di stagione, cercare di finire bene, nella migliore posizione possibile di classifica per poi ripartire gennaio. C’è grande attenzione da parte di tutti. Difficile dire quale momento tema di più delle volte siamo andato meglio al ritorno, altre volte, com l’anno scorso, abbiamo fatto record di punti all’andata. Anche il Napoli la scorsa stagione pensavo potesse lottare per lo scudetto, ma poi è stata la prima ad avere un calo. Dipende, nel nostro campionato bastano una-due giornate per cambiare il morale della squadra, noi abbiamo il vantaggio, non avendo ancora obiettivi precisi, di poter pensare alla nostra crescita senza guardare troppo la classifica».

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Il vivaio della Dea si assottiglia

Sul vivaio della Dea, che anche quest’anno ha sfornato talenti interessanti, Gasperini ammette che «bisogna constatare che anche nel vivaio dell’Atalanta c’è un po’ di calo, quando sono arrivato a Bergamo era tutto un fiorire di giocatori, ho trovato una miniera, da Kulusevski a Barrow fino a Bastoni, era un orto molto più numeroso di possibili giocatori. Questo è un problema per il nostro calcio, si vedono meno giocatori importanti, meno primavere forti, meno giocatori di prospettiva, quelli che ora sono in campo nell’Atalanta sono i migliori del vivaio».

Sul momento della Juve, Gasperini è diplomatico: «Penso che Allegri abbia ben chiaro quello che deve fare, è una Juve che non è partita sicuramente bene per quelle che erano le aspettative, ma già aver vinto il derby è un bel segnale. Anche l’Inter si è ripresa ed entrambe rientreranno presto nella lotta per le migliori posizioni, ne sono convinto». Sul mese di stop per il Mondiale, Gasperini ha già le idee chiare: «Noi faremo una pausa iniziale, anche perché è molto lungo questo stop, oltre 50 giorni, sono più di quelli che abbiamo in estate. Poi ricominceremo non con una preparazione, ma ci andremo molto vicino. Faremo parecchie amichevoli, ne abbiamo già fissate quattro con squadre straniere. Cercheremo di farci trovare pronti. Di solito novembre-dicembre è un periodo di ottima condizione per i giocatori, è una fase viva del campionato, questa interruzione sarà una novità per tutti».

Infine, il tecnico dell’Atalanta smorza le ambizioni scudetto della Dea: «Il mondo del calcio spinge in tutt’altra direzione in favore di squadre che hanno più seguito, sembra il primo requisito necessario per competere. Noi, con le nostre risorse, non possiamo dire “lottiamo per lo scudetto”, questa è la realtà. Forse punteremo la Coppa Italia, che già è un traguardo difficile. Per il campionato è stato eccezionale essere arrivato tre volte di fila in Champions».

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