Hikaru, da Osaka con furore: «I miei 9mila km per l’Atalanta»

LA CURIOSITA’. Sono 9560 i chilometri che separano l’aeroporto di Osaka e il Gewiss Stadium di Bergamo, teatro delle partite casalinghe dell’Atalanta. È la distanza che Hikaru Tozuka ha percorso per poter assistere alla partita tra Atalanta e Juventus il 1° ottobre.

Hikaru è un ragazzo giapponese di 21 anni, vive e studia a Takarazuka, vicino a Osaka, ma è originario di Ichikwa, vicino a Tokyo. È arrivato in Italia il 26 settembre e ripartirà domani. 20 ore di volo per tratta, 40 nell’arco di una settimana, per assistere a una partita dal vivo dell’Atalanta, la squadra del cuore, direttamente in curva Nord.

«Volevo assolutamente assistere a una partita dell’Atalanta dal vivo. Ho scelto quella con la Juventus perché si prospetta come un big match. Bergamo è una bellissima città e i bergamaschi sono gentili ed educati. Sono veramente contento di essere qui. È un sogno che si realizza. Sarà una partita dura, ma l’Atalanta vincerà», afferma Hikaru prima della partita, visibilmente emozionato, in un inglese un po’ scolastico. L’italiano non lo parla. «Lo sto imparando per i cori» dice, ma in compenso sa dire «pota». Al di là di tutte le difficoltà linguistiche, è il sorriso, perennemente stampato sul volto, a parlare per lui. «Durante la partita sono rimasto colpito dal tifo veramente appassionato dei bergamaschi. Ho cantato anch’io e mi sono emozionato», afferma il giovane giapponese dopo il pareggio, un po’ stretto, della Dea.

«Volevo assolutamente assistere a una partita dell’Atalanta dal vivo. Ho scelto quella con la Juventus perché si prospetta come un big match. Bergamo è una bellissima città e i bergamaschi sono gentili ed educati. Sono veramente contento di essere qui. È un sogno che si realizza»

Ma come fa un giapponese a tifare per l’Atalanta? Beh, Hikaru è rimasto ammaliato dalle giocate di Josip Ilicic, si è appassionato sempre più alle vicende della squadra ed è sbocciato l’amore. Non inizialmente preventivato, Hikaru si è goduto anche la trasferta in infrasettimanale di Verona, grazie al gruppo Dea Dalmen. Atalanta vittoriosa contro l’Hellas con un gol di Teun Koopmeiners, giocatore preferito del giovane tifoso nipponico:«È eccellente in ogni situazione», commenta Hikaru, che poi prova a spiegare la partita di Verona:«È stata una grande prova della difesa. Siamo stati solidi. A livello offensivo invece è mancato qualcosa, ma ci sono tanti infortuni».

L’affetto di Bergamo

Hikaru è stato travolto dall’affetto della gente, ricevendo tantissimi regali, specialmente dal Club Amici dell’Atalanta di Boccaleone. «Tutti i regali che ricevo valgono come un tesoro per me», racconta. In moltissimi l’hanno voluto incontrare in curva Nord e in giro per le vie della città. Tantissime le foto scattate.

Durante la sua permanenza bergamasca, oltre ad aver visitato Bergamo e dintorni, Hikaru ha anche fatto altre esperienze che, sicuramente, ricorderà a lungo: ha fatto shopping all’Atalanta Store, dove ha acquistato tre magliette, due di Koopmeiners e una di De Ketelaere, che aggiungerà alle venti che possiede, e ha fatto visita al Centro Bortolotti di Zingonia, dove ha anche avuto modo d’incontrare Gasperini e ha ricevuto una maglietta autografata dalla squadra:«Ho potuto scattare delle foto con i giocatori. Ho toccato con mano il centro d’allenamento di una grande squadra», commenta felice.

Hikaru e polenta

In questi giorni Hikaru ha anche provato la polenta. È stata una novità per lui, ma gli è piaciuta, ha spiegato. Figura fondamentale per l’arrivo del giovane giapponese a Bergamo è stato Massimiliano Agazzi, bergamasco che ha conosciuto Hikaru online, dov’è nata un’amicizia. Sui social Massimiliano racconta dell’avventura di Hikaru. È stato lui a trovargli un posto dove dormire e mangiare, così come a organizzare le partite allo stadio e le gite fuori porta a Bergamo e dintorni.

Vittoria a Verona, grandissima prestazione casalinga contro la Juventus, Atalanta Store e Zingonia: una settimana che Hikaru, sicuramente, ricorderà per sempre. Di sicuro, ne siamo certi, il giovane tifoso giapponese tornerà in città e verrà ancora una volta travolto dall’affetto della gente dell’Atalanta e di Bergamo.

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