Vivere con un cane: ecco come accoglierlo in casa

I CONSIGLI DEI VETERINARI. Svezzamento e buona educazione, i passi fondamentali da fare nei primi mesi.

Avete accolto, per la prima volta, un cane nella vostra casa? Questo articolo vi darà alcuni consigli su come iniziare al meglio la convivenza. Ne parleremo soprattutto dal punto di vista sanitario, ma daremo anche qualche piccola informazione per gestire al meglio la sua educazione. Innanzitutto, è necessario chiarire che, per legge, i cuccioli non possono essere separati dalla madre prima dei 60 giorni di vita. Questo risponde soprattutto alla necessità fisiologica di un corretto svezzamento dal latte materno, ma anche a una necessità etologica in quanto, nelle prime settimane di vita, le informazioni che la madre fornisce al cucciolo su come ci si «comporta» sono insostituibili. Ad esempio, in queste settimane la madre insegna al cucciolo a non mordere con eccessiva forza (inibizione del morso).

Il microchip

Inoltre, è importante sapere che, indipendentemente da dove provenga (allevamento, canile o privato), il cucciolo deve essere consegnato con un microchip già applicato e regolarmente iscritto nella banca dati regionale degli animali d’affezione. Dal 2022 è inoltre necessario un certificato con cui il veterinario dichiara lo stato di salute dell’animale al momento della cessione.

Abbiate cura di farvi consigliare, da chi ve lo ha ceduto, il tipo di alimento a cui era abituato: cercate di continuare con lo stesso alimento (che dovrà essere un alimento per cuccioli in crescita) fino ad almeno i 6-8-10 mesi, in relazione alla taglia che raggiungerà il cane da adulto. Infatti, i cuccioli di taglia piccola completano il proprio sviluppo fisico intorno all’anno di età, quelli di taglia grande o gigante crescono anche fino ai 15-18 mesi.

Se, per vari motivi, dovrete cambiare alimento, fatelo gradualmente, sostituendo circa il 10-15% in più ogni giorno (ad esempio: il 1° giorno 90% del vecchio alimento e 10% di quello nuovo; il 2° giorno 80% del vecchio e 20 % del nuovo e così via): ciò ridurrà la probabilità che un cambio brusco produca indesiderati effetti di diarrea.

Le buone maniere da subito

Resistete alla tentazione di fare subito un bel bagno profumato al cucciolo: non ha ancora sviluppato appieno il proprio sistema immunitario ed un raffreddamento (non è così facile asciugare bene un cane che, a quell’età, ha già un bel manto peloso) può causare o favorire gravi infezioni respiratorie.

Insegnate al cucciolo le buone maniere, in primo luogo a non sporcare in casa: non è assolutamente opportuno sgridarlo con forza o, peggio, usare alcun tipo di «maniere forti». Tenete presente che il piccolo tenderà a sporcare soprattutto appena finito di mangiare (a 2-3 mesi sarebbero opportuni almeno 3-4 pasti al giorno). Appena finisce la razione portatelo fuori ed attendete che faccia ciò che deve e immediatamente premiatelo con carezze e coccole. Imparerà in un battibaleno.

Per quanto possa talvolta sembrare molto piacevole, non insegnategli a dormire nel vostro letto. L’ideale sarebbe acquistare un trasportino (“kennel”) già delle dimensioni adatte a quelle che il cane raggiungerà da adulto. Insegnategli a rifugiarsi lì quando vuole stare tranquillo invitandolo ad entrare con qualche bocconcino appetitoso e un suo gioco. Inizialmente non chiudete lo sportello e lasciatelo libero di entrare e uscire. Quando cominciate a vedere che entra spontaneamente a cercare rifugio, cominciate a chiudere lo sportello per pochi secondi e, appena riaperto, premiate il cane quando esce. Poco per volta vedrete che quella diventerà la sua cuccia preferita e, per voi, sarà anche molto più facile portarlo in auto lasciandolo nel trasportino.

Abituate da subito il cucciolo ad essere «manipolato» con abbondanti coccole e scoraggiate qualsiasi tentativo di sua «reazione violenta» con un NO secco e ignorandolo per un po’.

Con i bimbi piccoli

Se in casa ci sono bambini piccoli, dovrete insegnare anche a loro a relazionarsi con il cucciolo: non è un giocattolo e non lo si tratta come tale: lo scheletro del cane è ancora molto fragile e potrebbero conseguire danni seri. A proposito di sviluppo, se avrete scelto un cane di taglia media o grande, evitate di fargli fare scale o salti a ripetizione durante il giorno! La displasia dell’anca è un’alterazione scheletrica potenzialmente molto seria e debilitante per il cane adulto. Le cause che la provocano sono molteplici: fattori genetici legati ai genitori, squilibri alimentari e microtraumi connessi ad un eccessivo carico sulle articolazioni.

Portate il cucciolo dal vostro veterinario di fiducia dopo almeno 4-5 giorni dal suo arrivo, in modo che anche questa esperienza non si sommi allo «stress» del cambio di casa e distacco dalla madre.

Non è vero che i cuccioli, finché non sono completamente vaccinati, non devono venire a contatto con altri cani o addirittura uscire di casa: l’età tra i 3 ed i 5 mesi è quella in cui il cane impara di più ed in cui è più importante farlo socializzare e fargli fare più esperienze possibili (compatibilmente con il fatto che è ancora molto piccolo). Evitate le aree cani e tutti i posti in cui possono trovarsi deiezioni di cani sconosciuti e potenzialmente portatori di malattie infettive o parassitarie e state attenti a tutto ciò che annusa il cucciolo per strada, ma fategli conoscere persone, bambini, altri cani (meglio se di amici e che conoscete come animali sani), portatelo nei centri commerciali, in modo che si abitui ai rumori, fategli conoscere automobili e biciclette.

Infine, fate molta attenzione a ciò che lasciate in giro in casa: ciabatte, calze giornali, oggetti piccoli sono un serio pericolo se ingeriti. Una buona convivenza inizia dai primi giorni: un cane sano e ben abituato sarà un compagno formidabile per molti anni.

Questo articolo nasce dalla collaborazione tra L’Eco di Bergamo e l’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo che ogni due settimane cura la rubrica «Amici con la coda» con consigli e informazioni utili per la cura e la conoscenza del mondo animale. L’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo è costituito da tutti i medici veterinari iscritti all’Albo e assume nell’ambito dell’esercizio della professione veterinaria notevole importanza ed autorità. Rappresenta circa 600 professionisti su tutto il territorio bergamasco: medico veterinario per gli animali da compagnia, medico veterinario negli allevamenti zootecnici, medico veterinario nel Servizio veterinario pubblico.

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