Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 13 Settembre 2019
Abusi sulla nipotina, figlia di sua figlia
Val Cavallina, condannato a 14 anni
Violenza sessuale sulla minorenne che ne aveva parlato con la madre per proteggere la sorellina. Lui ha ammesso, ieri la sentenza in Aula.
Violenza sessuale sulla nipotina minorenne, figlia di sua figlia: un nonno della Val Cavallina è stato condannato a 14 anni di reclusione e al pagamento di un risarcimento di 100 mila euro. Gli episodi sarebbero iniziati nel 2013, per proseguire fino al 2016, quando la ragazzina raccontò tutto alla madre. Denunciato, l’uomo in aula non ha negato i palpeggiamenti, le carezze e i baci dati alla nipote.
Affermando però che quando questi fatti avvennero, la ragazzina aveva oltre 15 anni e, ha detto lui, era consenziente. Secondo la ricostruzione dell’accusa, la vittima era invece più giovane e assolutamente costretta a questi contatti indesiderati. Il Collegio giudicante, presieduto dalla giudice Donatella Nava (a latere Anna Ponsero e Alessandra Chiavegatti), ha ritenuto l’uomo colpevole di violenza sessuale.
L’anziano, che oggi ha più di 70 anni (omettiamo ulteriori dettagli a tutela della vittima), in aula ammise quasi candidamente le molestie ripetute verso la nipotina. Quando i genitori erano assenti - è la ricostruzione dell’accusa - lui entrava in casa e la costringeva a subire queste attenzioni morbose. In un’occasione, le fece anche vedere un film per soli adulti. La ragazzina, come tante vittime, non aveva raccontato neanche ai genitori cosa le stesse succedendo. Fino alle vacanze di Natale del 2016. La vittima seppe che la sorellina minore sarebbe dovuta andare a casa dei nonni. Una notizia che l’aveva stravolta. La mamma si era accorta, ma non ne capiva ancora il motivo. A quel punto, la ragazzina aveva raccontato. Intanto, anche a scuola si erano accorti che qualcosa non andava nella vita della studentessa, e era partita una segnalazione. A quel punto, i genitori hanno sporto denuncia contro l’anziano. Da qui le indagini, e il processo conclusosi ieri in primo grado.
La ragazza (che non ha testimoniato a processo, ma è stata sentita in incidente probatorio) ha raccontato gli episodi di violenza subiti. Del nonno che la costringeva a quei palpeggiamenti, quei baci, quelle attenzioni che lei non voleva. E lui, l’anziano che anziché proteggere la nipotina, era diventato il suo incubo, ha ammesso davanti alle giudici quanto commesso. Ha parlato di questi incontri da solo con la nipote, di cosa le faceva subire. Del film per soli adulti che le aveva fatto vedere. Ribadendo però che lei aveva già più di 15 anni quando lui l’ha resa oggetto delle sue orribili attenzioni. E affermando persino che la vittima fosse consenziente.
L’accusa, rappresentata ieri in aula dal pm Giancarlo Mancusi, ha invocato per l’imputato una condanna a 16 anni di reclusione. Dai banchi della difesa, è stata invece chiesta la riqualificazione dell’ipotesi di reato da violenza sessuale in atti sessuali su minore. Ieri mattina, la decisione del Collegio, che ha inflitto la condanna a 14 anni all’uomo.
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