Addio a Margherito, il clown che faceva ridere i bimbi malati - Il video dagli archivi di Bergamo Tv

IL RICORDO. Gianluigi Pezzotta era conosciuto in tutta Italia. Con l’associazione «Un naso rosso per...» ha donato due ambulanze per i piccoli ricoverati. Ecco un omaggio video dagli archivi di Bergamo Tv.

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«La differenza tra clown e pagliaccio è nel modo in cui ti chiama la gente. Clown o pagliaccio, in fondo, sono la stessa, identica cosa». E dell’essere pagliaccio Gianluigi Pezzotta ne aveva fatto addirittura una professione, che negli ultimi vent’anni aveva deciso di mettere al servizio dei più piccoli e degli anziani. Una vocazione, più che un mestiere, al punto che tutti lo conoscevano come clown Margherito, più che con il suo nome vero. Oggi che il suo sorriso si è spento, in tanti sono rimasti orfani di quella sua voglia di regalare a tutti un po’ di buonumore, dentro gli ospedali, ma anche e soprattutto fuori.

Gianluigi Pezzotta si è spento sabato sera all’ospedale Papa Giovanni XXIII, dov’era ricoverato da tre settimane. Aveva 71 anni, lascia la moglie Adriana, sposata nel 1975, e il figlio Alessandro. Viveva a Bergamo, nel quartiere di Valtesse, ma era attivo ovunque. A febbraio aveva tagliato il traguardo dei 50 anni di professione da pagliaccio.

Ecco un omaggio dagli archivi di Bergamo Tv:

L'omaggio al clown Margherito in un video dagli archivi di Bergamo Tv.

Aveva iniziato negli Anni Settanta come impiegato alla Casa di riposo di via Gleno, ma dopo poco la sua attività da clown e giocoliere aveva preso il sopravvento: ha lavorato in televisione, al fianco di Renato Zero in «Fantastico 3», nel 1982, con Rita Pavone, Raoul Cremona e con tanti altri. Per anni ha animato la trasmissione «Incontri» su «Bergamo Tv» al fianco di Francesca Manenti. Ha animato tutte le balere romagnole e inaugurato il parco dei divertimenti «Mirabilandia». Vent’anni fa, nel 2004, la «svolta» sociale, con l’impegno nel reparto di Pediatria degli Ospedali Riuniti di Bergamo, la fondazione dell’associazione «Un naso rosso per…», di cui era ancora presidente, e le mille iniziative per i più piccoli in tanti ospedali italiani.

Nel 2005, grazie a una robusta raccolta di fondi, arrivò la prima «ambula-clown», un’ambulanza utilizzata per trasportare i bambini da casa in ospedale. Qualche anno dopo ne arrivò una seconda, ancora operativa, alla Croce Verde di Vicenza. Il terremoto dell’Aquila nel 2009, poi l’alluvione in Liguria e tante altre missioni: i volontari della sua associazione, i «pagliacci del cuore», lo hanno seguito ovunque e ieri in tanti si sono stretti attorno alla famiglia. Uzzo, Samarcanda, Tulipina, Scintilla, Pimpa, Pastrugno e Tambur sono arrivati da Varese, Vicenza, Padova e Milano: «Margherito aveva un cuore grande, sempre disposto ad aiutare tutti – dicono –. Aveva messo i bambini al primo posto, ma faceva ridere tutti. Ci ha passato il “concetto del fare” e del “farlo bene”, senza mai chiedere in cambio nulla». Due settimane fa l’ultima visita: «Ci aveva comunicato il suo grande sogno – raccontano –; avrebbe voluto organizzare un evento per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di due “ludo-barelle” per trasportare i bambini dalle loro stanze alla sala operatoria facendoli divertire, anche nei momenti più difficili. Noi questo progetto lo porteremo avanti, e lo faremo per lui». Martedì mattina l’ultimo saluto alle 10 nella chiesa parrocchiale di San Colombano.

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