Agenzia delle Dogane, nel 2023 scoperti 15mila falsi e 500 violazioni

IL BILANCIO. Dal botulino alla carne cruda nei bagagli in aeroporto. Controllato un milione di dichiarazioni delle imprese. Meroni: nel 2025 uffici in via S. Lazzaro.

Mattoncino dopo mattoncino, a tempo perso, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Bergamo hanno allestito una grande costruzione di Lego contraffatti sequestrati dai colleghi, opera di sensibilizzazione contro il «fake» messa in mostra all’aeroporto di Orio al Serio. Qui nel corso del 2023 gli uomini e le donne dell’Agenzia delle Dogane hanno sequestrato 15mila pezzi di merce contraffatta arrivata dai Paesi non compresi nell’Unione europea. Giocattoli, ma soprattutto vestiario, dalle costose sneaker ambite dai ragazzini alle classiche magliette griffate. Per esemplificare il fenomeno, l’Agenzia, presente con uno stand alla Fiera Campionaria di via Lunga, ha vestito un manichino da capo a piedi, sempre utilizzando merce sequestrata nel 2023.

Tra i prodotti più contraffatti ci sono i giocattoli, vestiti e scarpe, ma anche siringhe con botox e carne cruda nascosta nei bagagli a mano

Operazioni coordinate da Largo Belotti, dove l’Agenzia delle Dogane, con una sessantina di dipendenti, ha la sede principale. E dove l’avrà ancora per qualche mese, «perché nel corso del 2025 contiamo di esserci trasferiti nei nuovi uffici di via San Lazzaro, recentemente acquisiti in seguito all’accordo con il Comune di Bergamo», spiega il direttore dell’Agenzia a Bergamo, Fabrizio Meroni.

Che fa il punto sull’attività svolta nel 2023, dal sequestro di siringhe con botox alla carne cruda nel bagaglio a mano, ma anche controlli sulle accise e sulle operazioni di import-export. L’attività è diversificata: «M olti controlli su persone e merci vengono svolti in aeroporto dove, solo rispetto alla normativa valutaria, che prevede l’obbligo di fare una dichiarazione nel caso in cui si portino con sé più di 10mila euro, sono state rilevate 500 violazioni che equivalgono a svariati milioni di euro di valuta. Ci sono poi i controlli sui requisiti sanitari, con centinaia di chili di generi alimentari ritirati e distrutti». Dentro i bagagli viene spesso trovata carne cruda e verdura imbustata vicino a scarpe o vestiario. E si controllano anche le «specie aliene (ad esempio insetti o animali che possono minacciare il nostro ecosistema, ndr) insieme ai carabinieri forestali – entra nel merito Meroni –. Tutti questi controlli hanno un obiettivo garantire sicurezza e legalità del traffico di merci e persone. Sono tante le aree su cui lavoriamo e in vista dell’ampliamento dell’aeroporto di Orio al Serio e con il collegamento ferroviario tra lo scalo e Milano, la nostra attività è destinata a crescere. Già la Brexit e la crescita del commercio on line ha comportato un notevole incremento del nostro lavoro».

Le Dogane monitorano la merce movimentata dalle aziende del territorio con import-export: «Abbiamo gestito e in parte controllato un milione di dichiarazioni delle imprese, operazioni di dogana che sull’intera provincia di Bergamo valgono 4 miliardi di fatturato – quantifica Meroni –. Oltre alla sede di Bergamo, abbiamo anche una sede distaccata a Levate, a cui fanno riferimento soprattutto le aziende». Grosso è anche il lavoro sulle accise, «con il controllo sui beni ad elevata tassazione e generi di monopolio, come il carburante e i tabacchi – elenca le voci principali Meroni –. Nel 2023 abbiamo gestito accise per oltre 20 milioni di euro, su cui abbiamo fatto controlli. Parlo ad esempio della carbon tax, rimborsi rivolti ai taxisti, agli autotrasportatori ma anche ai gestori degli impianti sciistici che hanno i gatti delle nevi. Effettuiamo controlli anche sulle piste, per verificare la correttezza delle pratiche legate ai rimborsi sul carburante».

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