Boom di vaccini: un bergamasco su due ha fatto la prima dose - il grafico

Un nuovo sprint, per coprire a tappeto. La macchina vaccinale bergamasca ha rimesso il turbo sulle prime dosi, quelle che permettono di scatenare già una prima risposta immunitaria per dare riparo dal contagio e – soprattutto – dalle forme acute della malattia.

La fotografia arriva dai dati del portale della Regione: nell’ultima settimana per cui è disponibile il rendiconto, cioè dal 30 maggio al 5 giugno, altri 53.530 residenti in provincia di Bergamo hanno ricevuto la prima inoculazione, con un aumento del 69% rispetto ai 31.666 della settimana precedente (23-29 maggio). Per trovare un’accelerazione più consistente occorre tornare alla «famosa» ultima settimana di aprile, quella contraddistinta dal primo «stress test», che portò la Bergamasca a circa 80 mila prime dosi in sette giorni, all’interno di una road map con punte anche oltre le 16 mila iniezioni totali quotidiane.

Nelle ultime sei settimane, dalla coda di aprile all’inizio di giugno (in sostanza, da quando è in funzione il «contatore» della Regione), sono stati 266.796 i residenti in Bergamasca che hanno ricevuto la prima dose. E ancora, scandagliando i numeri: in circa quaranta giorni, più precisamente dal 26 aprile al 5 giugno, è raddoppiato il numero di bergamaschi con almeno la prima dose.

Al giro di boa

I bergamaschi con almeno la prima dose salgono così – dato aggiornato alla sera del 5 giugno – a 474.090: l’accelerazione dell’ultima settimana ha permesso di arrivare al 50,07% della popolazione target (riferito al target «iniziale», cioè dei residenti al di sopra dei 16 anni). Bergamo, pur tagliando il traguardo del giro di boa in anticipo rispetto alle ultime proiezioni, è però ancora terzultima tra le province lombarde per copertura, in una classifica che vede al primo posto Lecco (56,69%) e all’ultimo Mantova (45,97%). In Lombardia sono 4.349.425 i residenti che hanno avuto almeno la prima somministrazione, su una popolazione target – gli over 16 anni – di oltre 8,6 milioni di abitanti: si è al 50,31% di copertura.

Andranno però riviste, queste percentuali, a Bergamo come negli altri angoli di Lombardia, perché il portale del Pirellone non ha ancora aggiornato il «denominatore»: la popolazione target su cui si elabora quella copertura è infatti sempre quella «limitata» alla sola popolazione al di sopra dei 16 anni, ma nel frattempo la campagna di immunizzazione è stata estesa anche ai giovanissimi dai 12 anni in su. E se la partita vera è quella dell’immunità di gregge «reale», i 474.090 bergamaschi con almeno la prima dose rappresentano il 43,1% dei poco meno 1,1 milioni di residenti nel territorio orobico (compresi anche i non vaccinabili).


Richiami, Bergamo più avanti

Strettamente legata alle consegne di vaccini, la campagna conserva un andamento a strappi. Quello recentissimo sulle prime dosi s’inserisce infatti in un quadro che ha visto nell’ultima settimana ridursi le somministrazioni totali, scese a 69.620 (poco meno di 10 mila al giorno) rispetto alle 76.992 del periodo 23-29 maggio (erano state quasi 11 mila al dì, ma c’era stato un nuovo «stress test»); il dato totale delle inoculazioni bergamasche tra 30 maggio e 5 giugno rimane comunque più consistente di quanto si era osservato nelle altre settimane di maggio, e per trovare una performance migliore bisogna sempre tornare a fine aprile, al primo «stress test», con 93.357 punture tra 25 aprile e 1° maggio.

A completare la panoramica ci sono le seconde dosi, quelle che chiudono il ciclo vaccinale. La scorsa settimana ha segnato una sensibile riduzione di queste inoculazioni: sono state infatti 16.090, contro le 45.326 del 23-29 maggio e le 42.924 del 16-22 maggio. Un calo fisiologico, in realtà: è proprio da inizio giugno che si dovevano vedere gli effetti del posticipo delle seconde dosi per Pfizer e Moderna; inizialmente indicate a 21 e 28 giorni dalla prima iniezione, dal 10 maggio la Lombardia – in linea con le disposizioni nazionali – aveva iniziato a fissare i richiami per i vaccini a mRna (quelli ora più impiegati perché raccomandati agli under 60, fascia maggioritaria in questa fase della campagna) a 35-42 giorni.

Sono ora 241.765 i bergamaschi che hanno completato il ciclo vaccinale anche con la seconda inoculazione (o tramite il vaccino monodose, Johnson & Johnson): si è saliti al 25,53% della popolazione target «iniziale» (gli over 16), e in questo caso Bergamo è la quarta provincia lombarda per maggior copertura. Al 24 aprile erano invece 87.636 i bergamaschi con entrambe le dosi, e in sei settimane sono dunque quasi triplicati.

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