Carrara, 500mila euro dal Pnrr per migliorare l’accessibilità

Il bando. La Fondazione Accademia Carrara è risultata terza nella graduatoria nazionale e prima in quella regionale.

Cinquecentomila euro alla Fondazione Accademia Carrara per migliorare l’accessibilità della pinacoteca. Il ministero della Cultura ha reso nota ieri la graduatoria del bando, emesso nell’ambito del Pnrr, che vede la Fondazione Accademia Carrara terza a livello nazionale (dopo il Castello di Rivoli e il Museo Egizio di Torino) e prima in Lombardia per punteggio. I fondi andranno spesi – si legge nel decreto ministeriale – per la rimozione delle barriere fisiche, cognitive e sensoriali dei musei e dei luoghi della cultura pubblici del nostro Paese.

«Una bella notizia – commenta il responsabile operativo della Carrara Gianpietro Bonaldi –. Siamo molto contenti di questo straordinario risultato. Potremo, così, implementare i servizi museali a vantaggio di una migliore esperienza di visita capace di incontrare le esigenze di tutti i pubblici, di tutte le persone. Il 28 gennaio, alla riapertura, la Carrara sarà così ancor più fruibile, accessibile, inclusiva». «Un grande orgoglio per Bergamo e per la Cultura del bello, della sensibilità, dell’accessibilità affinché nessuno debba mai sentirsi “allontanato”– dice Alessandra Gallone, consigliere delegato dal Ministro Bernini incaricata di seguire il comparto dell’Afam, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e del design –. Bergamo ha un altro primato importante quello di aver realizzato il primo politecnico delle Arti in Italia dal connubio tra Conservatorio Donizetti e Accademia Carrara di Belle Arti e di aver completato il processo di statizzazione delle due istituzioni che era iniziato proprio durante il mio mandato di assessore a Bergamo applicando finalmente la legge di riforma che lo precedeva».

I fondi assegnati alla Carrara saranno impiegati per interventi che non riguardano solo l’abbattimento delle barriere architettoniche, già eliminate nel precedente intervento di restauro del museo, ma puntano a favorire l’accessibilità della pinacoteca e la fruizione dei suoi servizi e del patrimonio espositivo. «Dalla biglietteria al bookshop, dagli arredi alle didascalie, impegneremo i fondi ottenuti attraverso il bando per rendere il museo e le sue opere realmente accessibile a tutti», conclude Bonaldi.

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