Carte d’identità a domicilio: a Bergamo cinque richieste a settimana

I DATI. In caso di gravi problemi di salute o anzianità l’addetto va a casa o in ospedale. Angeloni: «Servizio gratuito per i più fragili».

Un gesto di umanità, oltre che un servizio utile. Non è stato molto pubblicizzato, ma a Bergamo esiste l’emissione della carta d’identità a domicilio per chi non può raggiungere gli uffici del Comune, per gravi motivi di salute o grande anzianità. E i numeri dimostrano che la domanda è alta: si contano almeno cinque richieste a settimana, per un totale di 243 documenti d’identità rilasciati in questo modo nel 2022.

«Da far notare – osserva l’assessore Giacomo Angeloni, che tra le deleghe ha anche Innovazione e Servizi demografici – che è una pratica “non dovuta”, ma costruita dai dipendenti dell’Anagrafe, come servizio in più e gratuito, per quei cittadini che si trovano in particolari situazioni di salute o fragilità». Il «cuore dell’Anagrafe», come lo chiama l’assessore, ricordando i casi particolari che i dipendenti hanno dovuto affrontare «con grande umanità oltre che con professionalità».

A chi è rivolto il servizio

Si tratta infatti di un servizio offerto «ad anziani ultraottantenni impossibilitati a uscire di casa, a persone affette da gravi patologie, ma anche a persone ricoverate in ospedale o in case di riposo. Spesso si tratta anche di bambini in lungodegenza nei reparti pediatrici», Angeloni elenca la casistica. Situazioni in cui ci si accorge che il documento è scaduto, mentre è fondamentale averlo per le pratiche da affrontare. Ma come è possibile ottenere il servizio a domicilio? «Bisogna innanzitutto telefonare ai Servizi Anagrafici (035.399020): si può chiamare direttamente oppure tramite un familiare o una badante. La telefonata funge da primo filtro per approfondire meglio le caratteristiche della richiesta. Viene quindi fissato un appuntamento a chi fa le veci dell’interessato, per una fase preparatoria dei documenti – l’assessore spiega l’iter –. Dopodiché verrà fissato un secondo appuntamento, e il dipendente dell’Anagrafe si recherà a domicilio». Nella fattispecie Maurizio Tomasoni è il dipendente incaricato, che, Panda comunale e via, si reca a domicilio per concludere la pratica. Un compito delicato, che coinvolge anche umanamente, come conferma la responsabile dell’Anagrafe Maria Grazia Breviario. «A volte si torna dall’incarico molto provati», racconta l’assessore Angeloni. Dal punto di vista tecnico «per il rilascio della nuova carta d’identità – precisa l’assessore – servono la firma e il riconoscimento. Se il soggetto è impossibilitato a firmare scatta una procedura alternativa, con la dichiarazione dell’impossibilità di firmare in base ai certificati medici prodotti». Le carte d’identità rilasciate tramite questa modalità sono tutte cartacee: «Non siamo ancora dotati degli strumenti necessari per poterle fare elettroniche a domicilio», conferma Angeloni. E non ci sono maggiorazioni di costi per il servizio, che resta gratuito: «La carta d’identità cartacea costa circa 5 euro, il prezzo resta uguale, non vengono applicati sovraprezzi», assicura l’assessore.

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