Delitto di Fara, l’imputato in aula: «Non me lo perdonerò mai»

Il processo. Carlo Fumagalli venerdì 10 marzo ha parlato davanti alla Corte d’assise di Bergamo nel processo che lo vede imputato per aver ucciso la sua compagna Romina Vento, il 19 aprile 2022 nelle acque del fiume Adda. L’approfondimento su L’Eco di Bergamo di sabato 11 marzo.

«Non me lo perdonerò mai, non vivo più». Carlo Fumagalli venerdì 10 marzo ha parlato per una ventina di minuti davanti alla Corte d’assise di Bergamo, nel processo che lo vede imputato per aver ucciso la sua compagna Romina Vento, il 19 aprile 2022: in auto, si lanciò nel fiume Adda mentre lei era seduta accanto a lui e la affogò.

In aula l’operaio 49enne ha rilasciato dichiarazioni spontanee, durante le quali ha raccontato gli ultimi mesi del loro rapporto sentimentale. «Vedevo che senza lei non avevo più speranze. Immaginavo solo un tunnel buio», ha detto. E sull’omicidio: «Quella sera è caotica – ha dichiarato – non so spiegarlo». «Come posso aver fatto un atto simile verso la persona che adesso mi manca più di tutti?», ha detto in aula con la voce rotta dal pianto.

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