«Entro fine giugno l’attività
chirurgica riprenderà al 100%»

È questo l’obiettivo che si pone il Papa Giovanni XXIII dove si è attualmente al 74%. Progressiva ripresa anche alle Asst Bergamo Est e Ovest.

È stata un’onda, l’ennesima. Non violenta e inaspettata come la prima, inedita e tragica. Ma quel che gli ospedali lombardi e bergamaschi hanno affrontato da fine febbraio è stata la prosecuzione di una mareggiata che batte da oltre un anno; ora però, proprio in un momento in cui la pressione ospedaliera pare essere assunta a bussola dei colori delle regioni, s’intravede la nuova ripartenza. Forse quella decisiva. I numeri tratteggiano uno scenario profondamente mutato nell’ultimo mese. C’è un obiettivo che s’è centrato proprio ieri, a livello regionale: la saturazione delle terapie intensive è scesa al 29%, appena sotto quella soglia del 30% che accende un allarme nei monitoraggi dell’Iss; in «area medica», cioè nei reparti Covid ordinari, invece si è ancora più giù, al 24%, e qui l’allerta scatta al 40%. D’altronde, basta scorrere la curva recente: un mese fa, il 13 aprile, i ricoverati totali erano 6.514 in tutta la Lombardia e ieri, 13 maggio, sono scesi a 2.768, 57,5% in meno; praticamente identico il trend bergamasco, da 631 a 264 pazienti, 58,2% in meno. Se si guarda solo alle terapie intensive, dai 787 posti letto occupati il 13 aprile in Lombardia, ora si è a 417, con una riduzione del 47%; la Bergamasca ha fatto ancora meglio, passando da 84 a 40 posti letto occupati, 52,4% in meno. La conseguenza, decisiva, è che si può alzare il livello dell’attività ordinaria.

Un altro mese decisivo

Il picco della terza ondata in Bergamasca si è raggiunto il 29 marzo, con 802 pazienti Covid. «La pressione sul pronto soccorso si è decisamente ridotta», è l’osservatorio di Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst «Papa Giovanni»: «Sino a due settimane fa avevano 5-6 accessi al giorno, tre settimane fa anche 15-16 al giorno, molti da fuori provincia: oggi siamo in media a due, con punte di tre utenti ricoverati al giorno. È un segno molto positivo: la speranza è che il trend possa continuare, al netto delle riaperture». All’ospedale della Trucca oggi solo il reparto di Malattie infettive – oltre alla terapia intensiva – ospita pazienti Covid; l’attività di riconversione all’«ordinario» è stata importante: «Abbiamo sempre garantito l’emergenza-urgenza e le attività non procrastinabili, ma nelle settimane più critiche eravamo scesi al 40% dell’attività chirurgica – ricorda Pezzoli -. Adesso la ripresa è graduale ma importante: questa settimana siamo al 74%, la prossima avremo una media dell’84%. Per alcune patologie tumorali siamo già oggi al 100%». Proseguendo di questo passo, si staglia un obiettivo fondamentale: «Mi auguro che entro il mese di giugno potremo essere vicini al 100% dell’attività chirurgica», spiega Pezzoli.

Le riorganizzazioni

Proprio nei giorni scorsi, la direzione generale Welfare di Regione Lombardia ha inviato una nota alle Asst sulla «ripresa dell’attività ordinaria». «La situazione complessiva regionale di occupazione dei posti letto configura già di fatto l’assetto definito Livello 3», premette il dg Giovanni Pavesi, ricordando quanto gli ospedali debbano ancora assicurare in caso di ripresa dei contagi e dunque dei ricoveri. «Contestualmente al decrescere delle richieste di assistenza per pazienti Covid acuti – aggiunge però Pavesi -, possono gradualmente essere riprese le attività ordinarie programmabili, compatibilmente con la disponibilità delle risorse di ciascuna organizzazione». Il lavoro di riorganizzazione è in corso in tutte le Asst bergamasche. Un «netto ridimensionamento relativo ai posti letto Covid» si osserva anche all’Asst Bergamo Est: «I reparti degli ospedali si stanno alleggerendo, pertanto la ripresa dell’attività ordinaria di ricovero può avvenire in modo graduale – spiega l’azienda -, così come per le attività ambulatoriali che erano stato oggetto solo di rimodulazione e non di sospensione. Stanno proseguendo a ritmo serrato i lavori per il nuovo pronto soccorso di Seriate, che alla luce dell’avanzamento attuale dovrebbe essere pronto per la fine dell’estate».

E ancora, sono state «poste le basi per realizzare nel breve periodo un primo livello sopra il nuovo pronto soccorso con 8 posti letto di terapia intensiva, una sala operatoria attrezzata, e un secondo livello con 20 posti letto di degenza da utilizzare in modo flessibile a seconda delle necessità dettate dalle congiunture emergenziali che si potranno presentare». Pressione-Covid in continuo calo anche negli ospedali dell’Asst Bergamo Ovest: se al picco del 29 marzo si contavano 179 ricoverati, ieri i pazienti erano 55, praticamente meno di un terzo.

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