Giornata del malato, Messa del vescovo
Segui la diretta qui e su Bergamo Tv

Nel corso della celebrazione si pregherà per i sofferenti e per quanti si prendono cura di loro.

Giovedì 11 febbraio alle 16, nella XXIX Giornata mondiale del malato, il vescovo Francesco Beschi celebrerà la Messa nella chiesa delle Suore delle Poverelle all’Istituto Palazzolo. La Messa sarà trasmessa in diretta da Bergamo Tv. L’Istituto Palazzolo vuole rappresentare in questa occasione tutti i luoghi di cura che quotidianamente accolgono tante persone malate e sofferenti.

La Giornata del Malato, che viene celebrata ogni anno l’11 febbraio, invita a rivolgere la preghiera a Maria, nella memoria della Madonna di Lourdes, affidando a lei i dolori del corpo e dello spirito, la preoccupazione e le paure dei malati e dei loro familiari, chiedendo a lei di alimentare la speranza e la fede anche nel momento della prova.

Il collegamento televisivo permetterà anche ai malati e agli anziani nelle case o nelle strutture di assistenza di seguire la celebrazione e la riflessione del vescovo. Si pregherà per i sofferenti, ma anche per quanti ogni giorno offrono loro cura e servizi, con competenza e dedizione. In questa Giornata la preghiera vuole essere una carezza sul dolore di tante persone – bambini, giovani, adulti e anziani –, di quanti sono colpiti da patologie, di chi sta seguendo un percorso di cura, di chi soffre silenziosamente nello spirito. Il messaggio che Papa Francesco ha consegnato alla Chiesa – «La relazione di fiducia alla base della cura dei malati» – invita a «mettere al centro la dignità del malato, tutelare la professionalità degli operatori sanitari e intrattenere un buon rapporto con le famiglie dei pazienti». Il pensiero particolare del Pontefice, nell’apertura del suo messaggio, va in modo particolare a quanti nel mondo – soprattutto fra i poveri e gli emarginati – soffrono gli effetti della pandemia del Covid-19.

«L’attuale pandemia – scrive – ha fatto emergere tante inadeguatezze dei sistemi sanitari e carenze nell’assistenza alle persone malate. Investire risorse nella cura e nell’assistenza è una priorità legata al principio che la salute è un bene primario». Il Papa individua la necessità di esercitare la cura all’interno di una relazione umana e di fiducia: «Viviamo questa vicinanza, oltre che personalmente, in forma comunitaria. Una società è tanto più umana quanto più sa prendersi cura dei suoi membri fragili e sofferenti e sa farlo con efficienza animata da amore fraterno. Questa relazione con la persona malata trova una fonte inesauribile nella carità di Cristo».

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