Giornate del Fai, alla scoperta dei tesori dei palazzi Frizzoni e Moroni

Le visite Il 26 e 27 marzo a Bergamo. Quindici proposte in tutto il territorio orobico: iniziative a Treviglio, Brembate e Cerete. Gli studenti faranno da ciceroni.

Arrivano le Giornate di primavera, iniziativa del Fai (Fondo per l’ambiente italiano): sabato 26 e domenica 27 marzo sono 15 le proposte in 6 Comuni del territorio orobico. A partire dal capoluogo, dove si potrà visitare Palazzo Frizzoni (sede del Comune), con il sontuoso salone degli specchi e le altre sale, e Palazzo Moroni, in Città Alta, con lo scalone d’onore completamente affrescato e i giardini pensili nel cuore del borgo.

«Si scelga una fruizione lenta, per una consapevolezza del territorio»

In campo i volontari della delegazione Fai di Bergamo, del gruppo Bassa bergamasca, della fondazione museo Palazzo Moroni e dell’associazione culturale «Maurizio Gervasoni», senza i quali l’iniziativa, alla sua 30ª edizione, non sarebbe possibile. A fare da «ciceroni», gli studenti di diversi istituti comprensivi della provincia: «Suggeriamo una fruizione lenta, per avere una maggiore consapevolezza del nostro territorio – afferma Claudio Cecchinelli, capo delegazione Bergamo –. Se andiamo oltre l’edificazione degli anni ’80 e ’90, scopriremo suggestivi centri storici, un immenso patrimonio trasversale: artistico, architettonico, anche tecnologico».

Il tema scelto per questa edizione è: l’acqua

Le Giornate Fai toccheranno 400 città d’Italia, con visite a luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti visitabili a contributo libero e su prenotazione ( www.giornatefai.it ). Il tema scelto per l’edizione 2022 è l’acqua: dal mulino di Baresi a Roncobello in Val Brembana ai mulini di Cerete, passando per l’acquedotto di Treviglio e il santuario di Brembate con affaccio sul Brembo.

A Bergamo si potrà visitare Palazzo Moroni con tre possibilità (una prevede una visita guidata in Città Alta seguendo le tracce di Giovanni Battista Moroni).

In città bassa apre le porte Palazzo Frizzoni, anche nelle sale solitamente chiuse al pubblico, con gli affreschi e gli arredi d’epoca.

Per la prima volta le Giornate Fai approdano a Brembate e Cerete. Sul fiume Brembo si potrà visitare il santuario di San Vittore, la chiesa sorta sulla grotta dove si racconta che il santo si sia rifugiato per sfuggire alle persecuzioni, fino al giardino romantico di Villa Tasca e ancora Villa Moretti, le cui mura e torre risalgono all’anno 950. Previsto anche un itinerario storico-naturalistico con mappa commentata da compiere autonomamente. A Cerete (basso e alto), un percorso tra le strade del borgo, mulini (si potrà visitare quello di Pietro Giudici) e canali. E ancora, la chiesa di San Vincenzo Martire e la cripta (con opere di Guardi, Carpinoni, Cifrondi), la cappella dell’Annunciata (con cicli pittorici di inizio Cinquecento) e la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo realizzata da Andrea Fantoni.

Le proposte a Treviglio

Treviglio vanta ben 6 tappe: l’auditorium del centro civico con una mostra di disegni originali dell’archivio storico, la basilica di San Martino e Santa Maria Assunta con il polittico di San Martino, la chiesa di San Carlo ai Morti e, apertura eccezionale, la corte della casa gotica (abitazione privata). Per celebrare il 500° anniversario del miracolo della Madonna delle lacrime, sarà aperto il Santuario e la cripta a Lei dedicati, il cui restauro è da poco terminato. Ultima tappa all’acquedotto di via Bellini, prima che la torre venga smantellata.

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