Gli amici di Boccaleone: non riusciamo a crederci

Solare, allegro, come quando era bambino. Se lo ricordano così i coscritti, che hanno visto Stefano Pezzotta alla fine del giugno scorso, per la cena sotto il cavalcavia. Un appuntamento imperdibile per i «ragazzi» di Boccaleone, in città.

Una sera festosa, dove le famiglie si ritrovano, per raccontarsi e mantenere un legame con il quartiere dove sono nati e cresciuti. Anche Stefano e Guenda qui si sono incontrati e innamorati, inseparabili da una decina d’anni. E qui sono tornati il 25 giugno per incontrare gli amici di sempre. «Erano felici, Stefano e Guenda, sono arrivati con la loro bambina. Stefano era il “solito”, allegro, generoso», racconta Luca, che era stato compagno di Stefano alle scuole elementari e alle medie. «Poi come capita crescendo ci si perde un po’ di vista – ammette –. Ma la festa sotto il cavalcavia è sempre un’occasione di rivedersi. Anche chi è andato a vivere in altri quartieri o paesi torna sempre volentieri». Anche un altro amico parla dell’infanzia e dell’adolescenza trascorse insieme: «Siamo cresciuti insieme, sempre in giro in bici e poi con i motorini. Abbiamo anche gareggiato con le minimoto. Ci sono state le vacanze insieme, le serate in discoteca. Non ci credo ancora, ci mancherà tantissimo, siamo tutti distrutti».

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Stefano Pezzotta e Guenda Putelli erano andati a vivere a Seriate, ma il legame con Boccaleone, dove ancora vivono le loro famiglie d’origine, l’hanno sempre mantenuto. Stefano, ultimo di tre fratelli, a cui era molto legato, faceva l’idraulico e lavorava per la Gi General Tecnoimpianti Srl di Brembate Sopra. Il suo responsabile lo descrive «come un lavoratore serio, una persona perbene. Era attaccatissimo a Guenda e alla loro piccola». Testa sulle spalle, Stefano era concentrato su lavoro e famiglia. Era reduce da un paio di settimane di ferie, e proprio questo lunedì 31 luglio sarebbe dovuto rientrare in ditta.

«Ho ricevuto una chiamata dal suo telefono di lavoro, e pensavo fosse lui che mi cercava per metterci d’accordo sulle mansioni di domani (oggi, ndr) – prosegue il responsabile –. Invece era la sua compagna Guenda che mi dava la tristissima notizia. È una perdita enorme per tutti».

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