Il Tribunale di Bergamo ridona speranza a un pensionato stralciando il 92,5% dei suoi debiti

Un ex imprenditore bergamasco, assistito da Legge3.it, è riuscito a cancellare un debito di 700.000 euro, frutto della crisi finanziaria che ha investito il settore immobiliare nel 2008.

Un debito di 700 mila euro: è quello che si è trovato a dover saldare un ex imprenditore del settore immobiliare, un 64enne della provincia di Bergamo, in seguito al fallimento della sua impresa. L’uomo non ha ceduto però alle lusinghe di truffatori e usurai ed è riuscito a voltare pagina ottenendo dal Tribunale del suo comune lo stralcio del 92,5% dei debiti accumulati.

Fin dall’inizio dell’attività d’impresa l’uomo ha dovuto prestare garanzie personali alle banche per l’ottenimento dei fidi, finalizzati all’operatività dell’impresa. Le cose, però, non sono andate come aveva sperato, e la sua attività non è riuscita a superare la terribile crisi economica del 2008. Con la dichiarazione di fallimento, dunque, il ricorrente si è trovato esposto alle azioni di escussione delle fideiussioni promosse dagli Istituti bancari a cui sono seguite le vendite all’asta delle sue proprietà immobiliari . Il ricavato, però, non è stato sufficiente a coprire l’esposizione debitoria garantita. Il 64enne si è così trovato in una situazione di sovra indebitamento, proprio a causa del parziale soddisfacimento dei creditori titolari delle fideiussioni, con un residuo di debiti per circa 700.000 euro.

Il 64enne bergamasco è riuscito però a voltare pagina affiancato da alcuni esperti del gruppo Legge3.it . «Il nostro assistito, attualmente in pensione, – spiega proprio Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it – aveva avviato una sua realtà imprenditoriale, costituendo una ditta individuale ma l’impresa edile, dopo anni di normale attività e di una gestione reddituale positiva, nel 2008 ha iniziato ad accusare gli effetti dell’allora recente crisi finanziaria che stava investendo proprio il suo settore. Alla fine del 2009, l’imprenditore è stato costretto a depositare istanza di fallimento in proprio».

«Solo la Legge 3 del 2012 – sottolinea Bertollo – può risolvere definitivamente i problemi di sovra indebitamento. Tutte le altre soluzioni proposte da avvocati, commercialisti o consulenti improvvisati, tipo il Saldo e Stralcio, i controlli per Usura e Anatocismo sui conti correnti e sui mutui o le rottamazioni delle cartelle esattoriali, sono operazioni parziali. A volte addirittura, più dannose del debito stesso». Appellandosi alla Legge 3 del 2012, che si rivolge a tutti coloro che non riescono più a pagare i propri debiti (accumulati in modo non fraudolento), di qualunque natura essi siano (mutui, finanziamenti, tasse, piani di rientro, ecc), l ’imprenditore è riuscito così a ottenere dal Tribunale del suo comune lo stralcio del 92,5% dei debiti accumulati.

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