In Piazza Vecchia arriva la «piramide green». Coperta la fontana del Contarini - Foto

I MAESTRI DEL PAESAGGIO. Larga 15 metri e alta 4,5, la struttura sarà rivestita da 10mila piante e ci si potrà salire. Commenti ironici sui social, polemica sulla copertura della fontana del Contarini.

Sui social si ironizza, qualcuno l’ha già ribattezzata «piramide Maya». Ma aldilà delle interpretazioni (non mancano riferimenti all’Egitto), l’allestimento in corso in piazza Vecchia promosso da Arketipos (con il Comune) in occasione de «I Maestri del paesaggio» (l’inaugurazione il 7 settembre) fa già discutere, anche se non terminato.

La «piramide green» ora mostra solo il suo scheletro, realizzato con i pali delle impalcature. Una struttura calata sopra la fontana del Contarini, restaurata di recente, che ora si può solo intravedere: la piramide di fatto copre il simbolo di piazza Vecchia. Il progetto si chiama «Grow together, grow green/10k +» ed è firmato dall’architetto Martin Rein-Cano dello studio Topotek di Berlino. Larga 15 metri e alta 4,5, attende di essere abitata da oltre 10mila piante e occupa buona parte di piazza Vecchia. L’allestimento «manifesto» di Arketipos torna dunque ad aprire il dibattito dopo la relativa quiete degli ultimi anni, quando i paesaggisti si sono «limitati» a sperimentare con le essenze arboree, senza mettere in campo grandi interventi architettonici.

Sulla piramide vegetale si potrà salire e vivere con alcuni eventi che saranno proposti dal 7 al 24 settembre. «Arketipos – spiega il presidente Vittorio Rodeschini – è a conoscenza delle prime perplessità che stanno nascendo intorno all’installazione. Ci teniamo a condividere il significato che vuole trasmettere: il tema dell’edizione 2023, l’urgenza di crescere e agire insieme nell’immaginare nuove modalità sostenibili dell’abitare. L’installazione vuole essere una provocazione per stimolare un’azione collettiva che si sviluppa su tre livelli - decostruzione, attivazione e crescita nel verde - e si traduce in una struttura modulare dall’alto valore sociale e partecipativo. Il pubblico sarà invitato a partecipare attivamente, adottando una delle piante di Ersaf che ricopriranno la struttura e che scompariranno man mano che i visitatori, registrandosi via QR-code e webpage, le prenderanno per piantarle nel proprio giardino o in un luogo in città assegnato dal Comune».

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