Incidenti domestici, nella Bergamasca 40mila casi all’anno. Inail: «Assicuratevi»

I dati. In tutta Italia sono addirittura 3 milioni. Franco Bettoni: «Il lavoro in casa non è da sottovalutare. Ci si può tutelare investendo soli 24 euro annui».

L’Inail lancia la campagna di sensibilizzazione contro gli infortuni domestici, che ogni anno, secondo i dati Istat, coinvolgono tre milioni di persone in tutta Italia e circa 40mila nella Bergamasca. Il rischio può essere coperto da una polizza assicurativa a tutela di tutti coloro che svolgono, a titolo gratuito e senza vincolo di subordinazione, un’attività rivolta alla cura dei componenti della famiglia e dell’ambiente in cui dimorano, in modo abituale ed esclusivo. Nella pratica, si tratta di casalinghe e casalinghi, ma anche giovani che abitano fuori casa per motivi di studi.

L’ambito domestico coincide con l’abitazione, ma comprende anche le relative pertinenze (soffitte, cantine, giardini, balconi) dove risiede il nucleo familiare dell’assicurato. Se l’immobile fa parte di un condominio, si considerano come ambito domestico anche le parti comuni (androne, scale e terrazzi). Sono tutelate anche le residenze temporanee scelte per le vacanze (come le seconde case al mare, in montagna e nelle località di villeggiatura) a condizione che si trovino nel territorio italiano, mentre è escluso l’infortunio in itinere.

L’Inail sta promuovendo l’assicurazione spiegando i vantaggi anche tramite una campagna ad hoc con comunicati stampa e spot tv. «Si tratta di una sfida che portiamo avanti da anni e il nostro obiettivo consiste nel far comprendere alla gente che si tratta di vantaggi veramente importanti – commenta il presidente nazionale Franco Bettoni –. Con soli 24 euro all’anno, quindi due euro al mese (mentre la copertura è offerta dallo Stato sotto una determinata soglia di reddito) casalinghe, casalinghi e studenti sono tutelati contro gli infortuni domestici. Il lavoro in casa non è da sottovalutare, tenuto conto che causa ogni anno tantissimi infortuni, addirittura 3 milioni in tutta Italia, molti dei quali gravi, tanto da lasciare conseguenze sulle persone – conclude Franco Bettoni –. I danni più frequenti sono causati da ustioni, cadute o conseguenze derivanti dall’utilizzo di prodotti chimici».

L’assicurazione, gestita da Inail, è rivolta a tutte le persone dai 18 ai 67 anni. Il premio assicurativo, fissato in 24 euro all’anno (due euro al mese) deve essere corrisposto entro il 31 gennaio per avere la copertura assicurativa con decorrenza dal primo dell’anno e senza soluzione di continuità con l’anno precedente.

Se il pagamento, tramite avviso di pagamento PagoPA elaborato dai sistemi dell’Inail, è effettuato dopo il 31 gennaio, l’assicurazione decorre dal giorno successivo. Gli assicurati già iscritti, entro la fine dell’anno, ricevono una lettera dall’Inail con l’avviso di pagamento prestampato contenente i dati personali e l’indicazione dell’importo da versare. L’interessato può effettuare il pagamento tramite PagoPA sul sito dell’Inail, di Poste Italiane, delle banche e di altri prestatori di servizi (la lista è pubblicata su www.pagopa.gov.it) oppure in tutti gli uffici di Poste Italiane, in banca, al bancomat, presso le ricevitorie, i tabaccai e i supermercati abilitati al servizio, utilizzando contanti o carte oppure con addebito in conto corrente.

Sono esonerati dal pagamento del premio assicurativo contro gli infortuni in ambito domestico coloro che hanno un reddito al di sotto di una determinata soglia (personale fino a 4.648,11 euro annui, mentre il reddito familiare non deve superare i 9.296,22 euro annui dichiarati ai fini Irpef nell’anno precedente rispetto alla presentazione della dichiarazione sostitutiva).

La tutela è entrata in vigore nel 2001, dal 2006 è stata estesa anche ai casi di infortunio mortale, mentre a gennaio 2007 la soglia di invalidità riconosciuta è stata abbassata dal 33 al 27%. Da gennaio 2019 è stato inoltre abbassato il grado di inabilità permanente necessario per la costituzione della rendita, dal 27 al 16%, sono stati previsti la corresponsione della prestazione una tantum per i gradi di inabilità accertata compresi tra il 6% e il 15% e il riconoscimento dell’assegno per l’assistenza personale continuativa ai titolari di rendita con specifiche menomazioni. Infine, è stato elevato a 10mila euro l’assegno una tantum riservato ai superstiti in caso di infortunio mortale.

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