Inflazione in aumento: i rincari maggiori per trasporti, affitti e hotel

I DATI ISTAT. In Bergamasca il tasso su base annua si attesta all’1%, mentre su base mensile torna al +0,2%. Siamo la terza provincia per l’aumento dei prezzi in Lombardia e la 38esima in Italia.

Sembra ormai essersi «cronicizzata» l’inflazione, anche in Bergamasca: non più aumenti rapidi e da «boom», ma una lenta e costante salita verso l’alto. Anche l’ultima rilevazione dell’Istat su base provinciale – riferita ai prezzi rilevati a marzo – conferma questa tendenza: in Bergamasca l’inflazione su base annua si attesta ora all’1% (il dato di febbraio indicava invece un +0,4%), mentre l’inflazione su base mensile torna al +0,2% (a febbraio era invece scesa al -0,2%).

I rialzi più consistenti

Guardando alla variazione su base annua, la voce del paniere con i rincari maggiori è rappresentata dai servizi di trasporto (+9,1%), ma «pesano» anche affitti (+4,6%), servizi di alloggio (hotel e strutture extra-alberghiere, +4,4%) e ristorazione (+3,7%). Nell’ultimo mese, sono sempre i trasporti a mostrare il rialzo più consistente: il trasporto su rotaia vede crescere i prezzi dell’1,5%, il trasporto aereo del 17,5%.

Rincaro di 279 euro a famiglia

«La lieve accelerazione dei prezzi – spiega l’Istat – riflette l’attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici. Un sostegno all’inflazione si deve inoltre all’accelerazione dei prezzi dei servizi relativi al trasporto. Di contro, i prezzi dei prodotti alimentari non lavorati mostrano anche a marzo un rallentamento: frena la dinamica su base annua dei prezzi del carrello della spesa». I calcoli dell’Unione nazionale consumatori stimano che l’attuale inflazione annua all’1% si traduca in un rincaro pari a 279 euro (annui) per la famiglia bergamasca media: Bergamo è la terza provincia con i rincari maggiori in Lombardia e la 38esima in Italia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA