La medaglia di Mattarella ai giovani volontari e le dieci lettere alle istituzioni europee

La conclusione. Il presidente della Repubblica ha fatto pervenire il suo riconoscimento per l’evento con 500 giovani a Bergamo. L’impegno di CsvNet: «Ora azioni concrete». Leggi l’approfondimento su «L’Eco di Bergamo» di lunedì 10 ottobre.

Il materiale raccolto è abbondante e sostanzioso: lo sanno bene i Centri di servizio per il volontariato, che dopo aver sollecitato i ragazzi ad esprimersi sul futuro del movimento, ora si ritrovano sulle spalle una lunga lista di proposte da mettere in pratica. Il primo passo sarà recapitare le dieci lettere che i giovani di tutta Italia hanno preparato direttamente ai destinatari, ovvero alle istituzioni europee. «Lo faremo andando là di persona e chiedendo di essere ricevuti», ha detto Chiara Tommasini, presidente nazionale di Csv Net.

I documenti saranno consegnati anche al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che non potendo essere presente ai lavori della Capitale italiana del volontariato, ha inviato una medaglia di riconoscimento, consegnata al presidente del Csv di Bergamo Oscar Bianchi, come organizzatore del calendario di eventi che si chiuderanno il 5 dicembre.

«È stata una due giorni molto intensa – ha detto Chiara Tommasini –. Ora la sfida è coinvolgere altri giovani, che ancora non fanno parte del mondo del volontariato. Bergamo ha portato avanti l’iniziativa della Capitale con grande determinazione: serviva una rete che facesse da pilota e ora l’augurio è di poter prendere l’esperienza di Bergamo da modello per i prossimi anni, con l’idea di istituzionalizzazione del progetto della Capitale del volontariato, in modo che di anno in anno siano le istituzioni a individuare il luogo»

«È stata una due giorni molto intensa – ha detto Chiara Tommasini –. Ora la sfida è coinvolgere altri giovani, che ancora non fanno parte del mondo del volontariato. Bergamo ha portato avanti l’iniziativa della Capitale con grande determinazione: serviva una rete che facesse da pilota e ora l’augurio è di poter prendere l’esperienza di Bergamo da modello per i prossimi anni, con l’idea di istituzionalizzazione del progetto della Capitale del volontariato, in modo che di anno in anno siano le istituzioni a individuare il luogo».

Ma c’è soprattutto da tradurre in azioni concrete le proposte dei ragazzi. «Alcune lettere mi hanno fatto piangere – ha detto Bianchi, commosso –. Abbiamo reso possibile qualcosa d’impensabile: portare in città 500 giovani e farli parlare di come immaginano il futuro. Faremo delle vostre lettere un documento ufficiale da distribuire in tutta Italia. Raccogliamo il vostro testimone: potete contare su di noi per mettere a terra le vostre idee».

Leggi anche
Approfondisci l'argomento sulla copia digitale

© RIPRODUZIONE RISERVATA