La nuova Tiraboschi sarà un hub culturale. Più prestiti e c’è chi ne ha chiesti oltre 400 in un anno

LA SPERIMENTAZIONE. Nel padiglione restaurato mix di funzioni sul modello europeo. Nel 2023 al primo posto per prestiti di libri: 71.464.

Da luoghi del silenzio a piazze animate dall’energia culturale profusa dai libri. Le biblioteche diventano «hub culturali», qualcosa che il Comune di Bergamo sperimenterà nel padiglione dell’ex mercato ortofrutticolo, estensione della biblioteca Tiraboschi di via San Bernardino, che sarà inaugurato il mese prossimo.

Nel pensare al futuro delle biblioteche lo sguardo è rivolto a ciò che in Europa accade da anni: non più solo luoghi dedicati alla lettura e al prestito di volumi, ma uno spazio di incontro per i cittadini, dove organizzare eventi culturali, aprendo le porte a tutte le fasce d’età. «Le biblioteche rappresentano un servizio necessario e imprescindibile per le politiche culturali di una città» spiega l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti, forte di un aumento del 14,66% dei prestiti librari registrato nel 2023 sul 2022. Aldilà delle statistiche, cambia la concezione di biblioteca. Luogo di sperimentazione, si diceva, sarà la Tiraboschi, con il nuovo padiglione restaurato, un cantiere da 1,4 milioni di euro ormai concluso. A Palazzo Frizzoni stanno organizzando l’inaugurazione della struttura dei primi del Novecento completamente rinnovata, originariamente progettata da Ernesto Pirovano per ospitare il mercato ortofrutticolo.

Nuove funzioni

Il porticato è stato coperto con grandi vetrate a tutta altezza, consolidato e restaurato, arredato e illuminato, la metamorfosi già si intravede passando da via San Giorgio. È pronto ad ospitare nuove funzioni: «In alcune città europee – afferma l’assessore Ghisalberti - ci si incontra in biblioteca per confrontarsi su libri e per parlare, una direzione che la biblioteca Tiraboschi ha in parte già intrapreso proponendo diversi eventi nel corso dell’anno, nel rispetto delle esigenze di studio e di silenzio di chi la frequenta. Nel nuovo padiglione ospiteremo nuove iniziative: vogliamo che le biblioteche siano non solo luoghi dove si prende in prestito un libro o si va a studiare, ma punto di riferimento per le attività culturali promosse anche da altre istituzioni culturali ed enti. Su questo siamo impegnati da qualche anno, anche grazie all’impulso di Laura Boni, responsabile del servizio Sistema bibliotecario urbano. Sono in atto processi di trasformazione e innovazione che nascono dalle esigenze delle persone che si rivolgono alle biblioteche, penso al servizio di prenotazione della postazione studio con la nuova App Affluences».

La Tiraboschi sarà campo di prova per il nuovo modello

Intanto, la biblioteca è uscita anche dai suoi confini per entrare in nuovi luoghi. Come la Casa circondariale di via Gleno: «Qui da tre anni abbiamo avviato due biblioteche, una nella sezione femminile e una nella sezione maschile, due detenuti si occupano di questo progetto dentro il carcere – racconta la responsabile Sbu, Laura Boni –. È stato attivato il servizio di interprestito e abbiamo organizzato delle letture di gruppo, per avvicinare i detenuti ai libri. Il risultato è molto positivo, i momenti di lettura sono sempre molto partecipati». «Questo è per noi un servizio fondamentale – interviene l’assessore Ghisalberti –. Una persona privata dalla libertà non può essere privata anche dalla cultura che anzi, può diventare elemento di riabilitazione».

Prestiti nella Rete

Intanto, si segnala un aumento dei prestiti: rispetto al 2022, c’è stato un aumento del 14,66%, per un totale di 152.906 libri prestati (nel circuito del sistema urbano cittadino e provinciale).A trainare la «classifica» delle 8 biblioteche cittadine, la Tiraboschi (71.464 volumi prestati), seguita dalla biblioteca Pelandi a Redona (17.942), dalla biblioteca di Valtesse (16.843), poi la Ambiveri a Boccaleone (14.396), la Galizzi a Loreto (11.657), la biblioteca di Colognola (8.916), la Caversazzi in centro (6.133) e la Gavazzeni in Città Alta (5.555). La civica Mai non rientra invece nel Sistema bibliotecario urbano.

Le curiosità

Le biblioteche di Bergamo sono anche miniere di tante curiosità: arrivano richieste di prestiti addirittura dal Giappone, mentre tra i bergamaschi si segnalano lettori «da record». Al primo posto c’è D.C. (si usano le sigle per ragioni di privacy) con 429 libri presi in prestito dalla rete bibliotecaria, N.R. con 419 e infine, R.B. con 373 volumi chiesti, e presumibilmente letti, in un solo anno. Sul podio dunque, cittadini che hanno teoricamente letto più di un libro al giorno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA