La piattaforma di «Aria» è bloccata, gare per i lavori pubblici in stand by

L’INTOPPO. Inghippo informatico per la società regionale, la stessa dei vaccini anti-Covid. Disagi per i Comuni, alle prese con le scadenze. Fermi appalti per asfaltature e ingresso cimitero.

Il Comune non riesce a bandire le gare per affidare i cantieri, perché la piattaforma regionale che dà il là alla procedura è bloccata da settimane. L’inghippo informatico che si ripercuote sull’operatività degli enti locali è legato al «Cig», Codice identificativo di gara che consente all’apparato comunale di avviare l’iter di affidamento di un’opera pubblica alle imprese. Come la gara da un milione di euro che Palazzo Frizzoni da tradizione bandisce in questo periodo per assegnare il «pacchetto» di asfaltature estive o ancora, altro caso fermo sui tavoli dell’assessorato ai Lavori pubblici, il cantiere per il nuovo ingresso al cimitero monumentale, con base di gara da 600mila euro. La lista è lunga, considerando anche tutti i cantieri Pnrr che dovranno partire per forza nel corso dell’anno, dovendo rispettare gli inflessibili tempi europei. Gare in stand-by, tra l’altro, proprio mentre l’appuntamento elettorale con le Amministrative si avvicina.

Lo stop dal 1° gennaio

Il problema, si diceva, è legato alla piattaforma regionale «Sintel», gestita da «Aria spa», società che già nel 2021 era già finita al centro di polemiche per via dei problemi con il portale per la prenotazione dei vaccini anti-Covid-19. Lo stop va avanti da settimane, nello specifico dallo scorso 1° gennaio, con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti che non consente più agli enti locali di appoggiarsi alla piattaforma centrale Anac (ente nazionale anticorruzione) per ottenere il «Cig». Tra le novità del Codice infatti, l’utilizzo da parte degli enti locali della piattaforma di riferimento regionale. I disagi si sono riscontrati da subito, ma alla terza decade del mese di gennaio è ancora tutto bloccato. A ieri il sistema non era in grado di emettere i codici di gara, presupposti per avviare tutte le procedure.

Un problema per i Comuni, ma più in generale per tutti quegli enti pubblici che hanno bisogno di bandire un servizio o un’opera. Anche Anci ha denunciato la gravità della situazione che si sta registrando a livello nazionale, ottenendo una deroga fino al prossimo 30 settembre, consentendo l’affidamento diretto alle imprese fino a 5mila euro. Briciole per Comuni come Bergamo, che lavorano su gare da centinaia di migliaia di euro: «È una situazione che crea indubbiamente difficoltà e non solo per i Comuni – afferma Marco Brembilla, assessore ai Lavori pubblici –. Mi auguro che Regione Lombardia, in quanto istituzione superiore, faccia tutti gli approfondimenti del caso, prendendo in mano questa situazione. Sono tante le opere che devono essere appaltate, penso alle asfaltature, ai lavori al cimitero con il nuovo ingresso. A tutti quei progetti che fanno riferimento alle ultime delibere approvate (con i progetti esecutivi pronti a essere realizzati, ndr)».

Terzi: «Monitoriamo, serve soluzione urgente»

Le criticità sono note a Palazzo Lombardia, dove le sollecitazioni ad «Aria» sono all’ordine del giorno. «Regione Lombardia si è già fatta portavoce con “Aria” delle segnalazioni degli enti locali e di tutti i soggetti che devono lavorare con la piattaforma che ha ancora dei problemi – fa sapere Claudia Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture –. Terremo monitorata la situazione che necessita di soluzione urgente». I Comuni bergamaschi potrebbero convenzionarsi anche con le piattaforme di altre Regioni, se operative, ma per ora da Palafrizzoni si attende che «Aria» entri in funzione. Anche perché il portale lombardo non è l’unico a presentare problemi. Tanto che il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra, si è appellata ad Anac per «un intervento risolutore per le criticità».

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